Il Gruppo Lesaffre compie un passo significativo verso la sostenibilità introducendo anche in Italia un innovativo packaging riciclabile per miglioratori, mix e lieviti madre, destinati sia ai panificatori artigianali sia ai clienti industriali. Un’iniziativa che consente ai partner dell’azienda di rafforzare il proprio impegno in materia di responsabilità sociale d’impresa.
Questa evoluzione si inserisce nella missione del Gruppo: “Lavorare insieme per meglio nutrire e proteggere il pianeta”. Un team multidisciplinare ha lavorato intensamente per creare una soluzione in linea con le esigenze di vari stakeholder – dall’Acquisto alla Qualità, dalla Produzione al Marketing – coinvolgendo attivamente anche i fornitori internazionali.
Le caratteristiche del nuovo packaging Lesaffre:
- Sacchi realizzati con materiali separabili e completamente riciclabili
- Carta certificata FSC® o PEFC®, non sbiancata
- Compatibilità con i sistemi di raccolta e riciclo in tutta Europa
- Design monocromatico con superficie di stampa ridotta fino al 50%
- Pittogramma unico per facilitare il riconoscimento del materiale riciclabile
Disponibili in diversi formati, i nuovi sacchi sono progettati per semplificare il riciclo, ridurre l’impatto ambientale e garantire la massima funzionalità. L’obiettivo è ambizioso: raggiungere almeno il 95% di riciclabilità attraverso un miglioramento continuo del packaging.
Thomas Lesaffre, Direttore Marketing Baking del Gruppo, sottolinea:
“Questa trasformazione rappresenta un’evoluzione importante per il mondo della panificazione. Non è solo un vantaggio per il pianeta, ma anche un’opportunità per i nostri partner di adottare soluzioni concrete e sostenibili, senza compromessi sulla qualità.”
Simone Lamberti, Direttore Commerciale Lesaffre Italia, aggiunge:
“Siamo fieri di portare questa innovazione anche sul mercato italiano. Il nuovo packaging risponde alle crescenti richieste di sostenibilità da parte dei nostri clienti e rappresenta un valore aggiunto per tutta la filiera, sia in termini ambientali sia d’immagine.”