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Gio. Mag 22nd, 2025

MUMAC (Cimbali) e Fondazione Ghisallo celebrano gli 80 anni di Eddy Merckx

Sarà inaugurata il 3 maggio 2025 alle 11:30 la mostra “Eddy Merckx, gli ottant’anni di una leggenda”, realizzata dalla Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo con il patrocinio della UEC. Curata dall’architetto Carola Gentilini, la mostra celebra il grande campione belga, raccontando le sue imprese leggendarie nelle più importanti competizioni ciclistiche mondiali.

Una sinergia tra musei e marchi storici

La mostra nasce grazie alla collaborazione con Faema, storico marchio di attrezzature per caffè espresso oggi parte di Cimbali Group. L’esposizione è resa possibile anche dal sostegno del MUMAC – Museo d’impresa del Gruppo Cimbali – che da dieci anni affianca le attività del Museo del Ghisallo. Il legame tra Faema e il ciclismo è consolidato: il brand è stato sponsor di una squadra vincente a livello internazionale e condivide con Eddy Merckx lo stesso anno di nascita, il 1945.

Un allestimento ricco di cimeli e memorabilia

La mostra proporrà una selezione di documenti inediti, maglie, biciclette e oggetti personali di Merckx. Particolare rilievo sarà dato alle tavole fotografiche “Faema 80×80”, che ritraggono i momenti più intensi della carriera del ciclista con la maglia della Faema tra il 1968 e il 1970. In soli tre anni, Merckx collezionò oltre 120 delle sue 525 vittorie totali con il team biancorosso.

Le straordinarie imprese di Eddy Merckx

Cinque Tour de France, cinque Giri d’Italia, tre Parigi-Roubaix, sette Milano-Sanremo, cinque Liegi-Bastogne-Liegi, tre Mondiali (più uno da dilettante), una Vuelta e un Giro di Svizzera. Il “Cannibale” ha dominato il ciclismo mondiale come nessun altro, vincendo 34 tappe al Tour e 25 al Giro, e siglando anche il leggendario Record dell’Ora.

Un racconto visivo tra storia, sport e società

Oltre ai cimeli, saranno esposti anche alcuni numeri storici della rivista Caffè Club, pubblicata da Faema tra gli anni ’60 e ’70. Tra questi, uno particolarmente raro vede Merckx immortalato in copertina da Maurizio Galimberti con la sua tecnica Polaroid “ready made”. In mostra anche una serie di vignette firmate da Marino Guarguaglino, illustrate sul Guerin Sportivo, e una Faema E61 prima serie, simbolo dell’epoca.

Una retrospettiva densa di emozione

“È con grande emozione che inauguriamo questa mostra dedicata a un amico speciale del nostro museo”, ha commentato Antonio Molteni, presidente della Fondazione Museo del Ghisallo. “Aspettiamo Eddy a giugno, quando potrà venire a trovarci. Il legame con Marino Vigna, olimpionico e nostro consigliere, rende tutto ancora più significativo”.

Faema e il ciclismo: un’alleanza storica

“Eddy Merckx rappresenta un simbolo per il ciclismo, come Faema lo è per la cultura del caffè italiano” ha dichiarato Maurizio Cimbali, presidente di Cimbali Group. “Questa mostra rappresenta un tributo a valori condivisi come passione e determinazione, che guidano ancora oggi la nostra attività”.

Una missione condivisa per la memoria sportiva

“Dopo il successo della mostra sul Tour de France 2024, torniamo a raccontare l’uomo dietro le imprese, il campione umano e vincente Merckx”, ha affermato Carola Gentilini, direttrice del Museo del Ghisallo. “Merckx meriterebbe un museo tutto suo, ma per ora la nostra casa è anche la sua”.

Una celebrazione lunga ottant’anni

Barbara Foglia, direttrice del MUMAC, ha sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa: “Faema e Merckx condividono l’anno di nascita e un’eredità comune nel mondo delle due ruote. Con il Museo del Ghisallo lavoriamo da dieci anni per mantenere viva questa cultura”.

Faema, ciclismo e caffè: un legame che resiste nel tempo

Fin dagli anni ’50 Faema è stata tra le prime aziende a legare il proprio nome al ciclismo con sponsorizzazioni pionieristiche. Nel suo palmarès figurano atleti come Rik Van Looy, Gianni Motta, Vittorio Adorni e ovviamente Eddy Merckx. Il marchio è tornato a sostenere il Giro d’Italia tra il 2022 e il 2024, confermando un legame che dura da generazioni.

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