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Dom. Apr 27th, 2025

‘Safe2Eat’, la campagna europea che promuove la sicurezza alimentare arriva in Italia

Sulla scia dei successi raccolti nelle edizioni precedenti, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), in collaborazione con il Ministero della Salute, lancia la nuova edizione della campagna di comunicazione Safe2Eat. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la fiducia dei cittadini nella sicurezza alimentare a livello europeo, aiutandoli a compiere scelte più consapevoli ogni giorno.

Una nuova edizione per accrescere la fiducia dei consumatori

La campagna punta a sensibilizzare il pubblico italiano attraverso un’informazione semplice e fondata sulla scienza, mettendo in luce le buone pratiche nella preparazione e conservazione degli alimenti. Al centro della comunicazione anche il ruolo fondamentale degli esperti EFSA e delle direttive scientifiche che rendono il cibo sulle nostre tavole sicuro e controllato.

Una rete sempre più estesa in Europa

Nel 2025, Safe2Eat si espande ulteriormente raggiungendo 23 paesi, cinque in più rispetto all’anno precedente. Un traguardo importante che testimonia la crescente attenzione verso la sicurezza alimentare a livello continentale.

L’elenco dei paesi partecipanti comprende Albania, Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Cechia, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Montenegro, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia, Spagna, Turchia e Ungheria.

Focus italiano: alimenti vegetali e additivi sotto i riflettori

Quest’anno, la campagna in Italia pone l’accento su due temi principali: i focolai di malattie a trasmissione alimentare causate da alimenti di origine non animale (ANOA) e l’uso degli additivi.

Gli alimenti vegetali rappresentano una fonte crescente di rischio microbiologico. Tra i più critici: verdure a foglia verde, ortaggi a bulbo e a stelo, pomodori, meloni, baccelli, legumi, cereali freschi, semi germogliati e frutti di bosco. Sebbene consumati anche crudi o poco lavorati, possono in alcuni casi provocare malattie gravi, talvolta fatali.

ANOA e i casi più rilevanti degli ultimi anni

Dal 2011 a oggi, l’UE ha registrato diversi episodi di contaminazione. Tra i più noti, l’epidemia da E.coli causata da germogli contaminati e i casi di listeriosi legati a minestroni surgelati consumati senza cottura. A questi si aggiungono focolai di salmonellosi collegati a insalate di prima gamma e pomodorini.

Tre importanti focolai di Salmonella Strathcona, registrati tra il 2021 e il 2024, hanno coinvolto 16 paesi europei e sono stati ricondotti al consumo di pomodorini. Altri 200 casi di Salmonella Umbilo in tre paesi sono stati associati a rucola e spinacino di prima gamma, mentre oltre 500 casi di salmonellosi sono stati attribuiti al consumo di semi germogliati, con otto sierotipi coinvolti in nove paesi.

Il botulismo resta un’emergenza in Italia

L’Italia continua a registrare uno dei tassi di botulismo alimentare più elevati nell’Unione Europea. La causa principale è la diffusa tradizione di conserve alimentari fatte in casa. I casi legati a produzioni industriali sono rari, ma destano maggiore preoccupazione per il loro potenziale impatto su ampie fasce della popolazione.

In generale, si osserva un aumento dei focolai, dei ricoveri e dei decessi associati a prodotti vegetali, pur restando gli alimenti di origine animale la principale fonte di rischio.

Le buone pratiche da seguire in cucina

Per ridurre il rischio di contaminazioni alimentari, la campagna promuove semplici regole da applicare quotidianamente:

  • lavare accuratamente gli alimenti in acqua, per immersione;
  • separare cibi crudi e cotti per prevenire contaminazioni incrociate;
  • utilizzare utensili e superfici puliti per alimenti diversi;
  • lavare le mani prima e dopo la manipolazione dei cibi;
  • conservare gli alimenti deperibili sotto i 4º C per limitare la proliferazione batterica.

Le novità dell’edizione 2025

Rispetto al 2024, l’edizione di quest’anno introduce importanti novità per aumentare l’impatto e l’efficacia della comunicazione:

  • allargamento a 23 paesi, con il coinvolgimento di cinque nuovi partecipanti;
  • attenzione ai timori dei consumatori, tra cui l’etichettatura alimentare e la riduzione degli sprechi;
  • maggiore accessibilità alle informazioni con risorse su misura per età e contesti culturali differenti.

Un ponte tra scienza e scelte quotidiane

«Poiché i consumatori europei devono muoversi all’interno di un panorama alimentare complesso, risulta fondamentale metterli nella condizione di fare scelte informate», ha dichiarato Bernhard Url, Direttore esecutivo dell’EFSA. «La campagna Safe2Eat getta un ponte tra la scienza della sicurezza alimentare e le decisioni quotidiane, offrendo informazioni chiare e pratiche che contribuiscono a consolidare la fiducia dei consumatori.»

La campagna durerà fino a metà novembre, rivolgendosi in particolare a un pubblico compreso tra i 18 e i 55 anni con un linguaggio accessibile, diretto e coinvolgente.

Una campagna tra informazione e coinvolgimento

Le attività di promozione includono azioni di ufficio stampa, media partnership, influencer marketing e programmatic advertising. A livello nazionale ed europeo, l’iniziativa coinvolgerà il pubblico lungo tutto l’anno.

I cittadini sono invitati a visitare il sito ufficiale di Safe2Eat e a interagire con i contenuti diffusi sui social media utilizzando l’hashtag #Safe2EatEU. Un’occasione preziosa per informarsi, riflettere e contribuire attivamente alla costruzione di una cultura della sicurezza alimentare.

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