Notizie
Ven. Apr 18th, 2025

L’enoturismo si reinventa tra vino, arte e benessere: si prevedono presenze in crescita del 10%

Dal Chianti al Salento, dalle Langhe al cuore dell’Europa: l’enoturismo italiano si trasforma e conquista nuovi appassionati grazie a proposte sempre più creative e immersive.

Dalla degustazione virtuale al pilates tra i filari, il vino incontra l’esperienza

Degustazioni 3D con occhiali per esplorare virtualmente le vigne, sessioni di pilates tra i filari, pittura all’aria aperta e astrotasting con il naso all’insù: sono solo alcune delle nuove esperienze che stanno spingendo il turismo del vino, con un incremento stimato del 10% delle presenze rispetto allo scorso anno. A dirlo è un’analisi di Coldiretti e Terranostra, presentata in occasione del Consiglio nazionale dell’associazione agrituristica a Casa Coldiretti durante Vinitaly.

Un turismo sempre più esperienziale e innovativo

A trainare il fenomeno, secondo Coldiretti, è la crescente capacità delle aziende vitivinicole di innovare e intercettare le nuove richieste di turisti italiani e stranieri. Il turismo esperienziale si fa largo tra le botti e le vigne, trasformando la semplice visita in cantina in un’attività multisensoriale. Alle tradizionali degustazioni si affiancano proposte che fondono arte, sport e benessere.

Cavalletti tra le vigne e yoga al tramonto

In Toscana, nel cuore del Chianti, alcune cantine hanno collocato cavalletti da pittore tra i filari, offrendo ai visitatori la possibilità di partecipare a sessioni artistiche guidate da pittori-docenti, sorseggiando il vino prodotto in loco. In Puglia, nel Leccese, è possibile combinare la degustazione reale a un tour virtuale della cantina con visori 3D. Sempre tra le vigne pugliesi si svolgono anche lezioni di yoga e pilates, mentre la sera si assiste a osservazioni astronomiche accompagnate da un calice di vino, un’esperienza nota come astrotasting.

Aperitivi tra i filari e uva da gustare direttamente dal tralcio

In Piemonte, nel Cuneese, le aziende propongono “aperitivi in cammino”: ai visitatori viene consegnato un cestino con tutto il necessario per una degustazione all’aria aperta durante una passeggiata tra i filari. Nei periodi di maturazione, è anche possibile assaggiare direttamente l’uva dai tralci, per un contatto autentico con la natura e il territorio.

Il riconoscimento europeo all’enoturismo come leva di sviluppo

Coldiretti evidenzia anche il valore strategico attribuito all’enoturismo dalla Commissione Europea, che nel nuovo Piano Ue per il vino lo ha definito un elemento chiave per la diversificazione e il rafforzamento del settore vitivinicolo. Un riconoscimento importante che lega il turismo del vino allo sviluppo delle aree rurali e alla risposta alle nuove tendenze del mercato.

Un legame autentico tra produttore e visitatore

“Solo i produttori di vino possono raccontare con autenticità la naturalità del loro prodotto: conoscono ogni fase, dalla vigna alla bottiglia, e ne custodiscono storia, territorio e passione”, afferma Dominga Cotarella, presidente di Terranostra. “Questo legame diretto – prosegue – diventa un valore aggiunto per i consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità e alla trasparenza. In questo contesto, l’enoturismo si sta affermando come potente volano di sviluppo per le aree interne, favorendo l’economia locale, la valorizzazione culturale e la promozione di pratiche agricole virtuose”.

Related Post