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Ven. Apr 18th, 2025

I vini autoctoni e biologici conquistano i consumatori: la biodiversità guida la crescita

La biodiversità trionfa anche nel calice, con i vini autoctoni che si confermano protagonisti della crescita nelle vendite in volume. I gusti degli italiani si orientano sempre più verso le specialità legate al territorio, come dimostra l’analisi di Coldiretti, presentata nel proprio stand al Vinitaly, attraverso la top ten delle bottiglie cresciute maggiormente nei consumi nel 2024 secondo i dati Circana. L’iniziativa è stata accompagnata da due degustazioni guidate, dedicate rispettivamente ai vitigni autoctoni e al fenomeno del vino biologico.

Inzolia, Primitivo e Vermentino guidano la classifica

Al primo posto della classifica si posiziona l’Inzolia siciliano, con un incremento del 12,9%, seguito dal Primitivo pugliese (+11,8%) e dal Vermentino, rappresentativo di Sardegna, Toscana e Campania, con +11,7%.

In quarta posizione troviamo la Ribolla friulana (+11,3%), mentre al quinto posto compare l’unico vitigno internazionale della top ten: il Pinot nero (+9,8%). Completano la classifica il Nebbiolo piemontese (+8,9%), il Cannonau sardo (+8,6%), il Grillo siciliano (+8,3%) e, appaiati con +6,8%, la Falanghina campana e il Lagrein trentino.

L’Italia leader del vino biologico con un quarto dei vigneti bio mondiali

Segnali molto positivi arrivano anche dal settore del vino biologico. L’Italia ospita oggi quasi un quarto dei vigneti biologici del pianeta, con 130mila ettari coltivati, quasi il doppio rispetto a dieci anni fa. Secondo l’analisi Coldiretti su dati Sinab/Ifoam, la produzione annua si attesta attorno ai 3 milioni di ettolitri. Si tratta di un segnale forte dell’impegno dei viticoltori italiani verso pratiche agricole sostenibili, ma anche della loro capacità imprenditoriale nel rispondere alla crescente domanda di prodotti di qualità, rispettosi dell’ambiente e con un forte legame con il territorio.

Coldiretti Bio: “Fondamentale rafforzare i consumi interni”

Alla luce delle tensioni internazionali e dei rischi legati a dazi e guerre commerciali, Coldiretti Bio – l’associazione dei produttori biologici di Coldiretti – sottolinea la necessità di rafforzare la domanda interna. Il comparto vitivinicolo italiano, fortemente orientato all’export, risulta particolarmente vulnerabile agli squilibri globali. Incentivare il consumo nazionale diventa quindi una strategia fondamentale per garantire la stabilità del settore e sostenere la crescita di una viticoltura sempre più sostenibile.

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