Hooters – catena di ristoranti famosa per le cameriere poppute in abiti succinti – ha presentato istanza di fallimento, come ha annunciato lunedì la società. Ma il marchio ha anche dichiarato che non andrà da nessuna parte. E’ quanto riporta CNN.
Nell’ambito del processo di bancarotta, l’azienda intende vendere tutti i suoi 100 ristoranti di proprietà a due gruppi in franchising che gestiscono locali Hooters nelle aree di Tampa, Florida, e Chicago. Secondo il comunicato stampa, il gruppo combinato gestisce collettivamente un terzo dei locali in franchising degli Stati Uniti.
Hooters si aggiunge ad altri ristoranti fast-casual, come BurgerFi e Red Lobster, che hanno dichiarato bancarotta a causa delle difficili condizioni commerciali. Anche il personale dell’azienda è stato messo sotto accusa, con cause che vanno dalla discriminazione razziale a quella di genere. L’anno scorso Hooters ha chiuso decine di ristoranti, accusando l’aumento dei costi del cibo e della manodopera.
L’azienda ha dichiarato che intende uscire dal Capitolo 11 della bancarotta in “circa 90-120 giorni”.
“L’annuncio di oggi segna un’importante pietra miliare nei nostri sforzi per rafforzare le fondamenta finanziarie di Hooters e continuare a offrire l’esperienza di ospitalità ossessionata dagli ospiti e il cibo delizioso che i nostri clienti e le nostre comunità si aspettano”, ha dichiarato Sal Melilli, amministratore delegato di Hooters of America nel comunicato.
Hooters ha presentato istanza di protezione per bancarotta ai sensi del Capitolo 11 presso il tribunale del Texas, una strada comune per le aziende in difficoltà che sperano di risolvere i loro problemi finanziari attraverso una riorganizzazione.
Hooters ha dichiarato che continuerà a svolgere le sue attività come sempre, anche se ha detto che sta “valutando l’impronta operativa dell’azienda” per le sue sedi di proprietà. Ciò significa che potrebbe chiudere alcuni locali durante il processo di bancarotta. Le società di private equity Nord Bay Capital e TriArtisan Capital Advisors hanno acquistato Hooters nel 2019.
Il gruppo di acquirenti comprende i fondatori originali di Hooters, tra cui Neil Kiefer, amministratore delegato del gruppo di franchisee Hooters Inc.