Notizie
Gio. Apr 17th, 2025

Trend consumi di birra tra tradizione e curiosità

La Festa di San Patrizio è da sempre associata alla birra e alla convivialità. Il 17 marzo, giorno in cui si celebra il patrono d’Irlanda, migliaia di persone in tutto il mondo alzano i boccali per brindare, rinnovando una tradizione secolare. In Italia, la passione per la birra continua a crescere, come dimostrano i dati di Coop Alleanza 3.0 e EasyCoop, che offrono uno spaccato interessante sulle preferenze dei consumatori.

San Patrizio: origini e diffusione di una festa globale

San Patrizio fu il vescovo che diffuse il cristianesimo in Irlanda e il 17 marzo, giorno della sua morte nel 461 d.C., divenne la data della sua commemorazione. Sebbene inizialmente fosse una ricorrenza religiosa, nel tempo la festività ha assunto un carattere più popolare, con celebrazioni che coinvolgono milioni di persone in tutto il mondo.

Uno dei simboli più iconici della festa è la birra, consumata in grandi quantità durante gli eventi dedicati al Santo. La diffusione internazionale della festività è stata alimentata dall’emigrazione irlandese, in particolare verso gli Stati Uniti, dove si svolge la più grande parata di San Patrizio, quella di New York, documentata per la prima volta nel 1762.

La birra tra storia e cultura: da Hammurabi a Tacito

L’origine della birra affonda le sue radici nella storia antica. Il termine moderno “birra” deriva dal germanico “bier”, che a sua volta potrebbe avere origini nel latino volgare “biber”. In epoca romana, la birra era nota come “cerevisia”, nome che sottolineava il legame con i cereali, e che ha dato origine ai termini “cerveza” in spagnolo e “cerveja” in portoghese.

La birra era già regolamentata nel Codice di Hammurabi, presso i Sumeri, quasi duemila anni prima di Cristo. Anche Tacito, storico romano del I secolo d.C., descrive l’abitudine dei Germani di bere una bevanda fermentata ricavata da orzo e frumento, un’antenata della birra moderna.

Il consumo di birra in Italia: le tendenze del 2024

Secondo Coop Alleanza 3.0, nel 2024 sono stati acquistati oltre 40 milioni di pezzi legati al mondo della birra nei negozi della Cooperativa. Il prodotto a marchio Coop ha registrato ottime performance, con una crescita dell’1,2% rispetto al 2023 e oltre 5,5 milioni di pezzi venduti.

Anche nel canale online EasyCoop, la birra si conferma una scelta diffusa: il 20% degli ordini ha incluso bottiglie o lattine, con una media di cinque pezzi per acquisto. Tra i prodotti più abbinati alla birra emergono i taralli Fior Fiore e le patatine grigliate, a conferma della connessione tra birra e momenti di relax e socialità. Inoltre, il marchio Coop si distingue anche nel segmento delle birre di nicchia: una birra su tre acquistata online appartiene alla linea Coop, con un aumento del 20% per birre analcoliche e gluten free.

Le preferenze degli italiani: birra in vetro e di gradazione standard

L’osservatorio di Coop Alleanza 3.0 evidenzia che nel 2024 sono state acquistate 33,3 milioni di birre con gradazione alcolica standard, di cui oltre 25,5 milioni in bottiglie di vetro. Gli italiani prediligono il vetro “superiore”, caratterizzato da spessore maggiore e decorazioni, con 15,8 milioni di pezzi venduti, contro i 9,6 milioni del vetro normale.

Le lattine si posizionano al terzo posto con 7,8 milioni di pezzi, mentre il segmento delle birre in lattina a marchio Coop ha registrato ottime vendite, con 3,6 milioni di unità acquistate.

Birre speciali: un settore in crescita

Nel 2024, la domanda di birre speciali ha continuato a crescere, con 5,6 milioni di pezzi venduti. La categoria include birre ad alta fermentazione, ambrate, scure e con l’aggiunta di cereali come il frumento.

Le preferite dagli italiani sono le strong lager (2,3 milioni di pezzi), seguite dalle birre di frumento (1,4 milioni di pezzi) e dalle birre trappiste (oltre un milione di pezzi, con un incremento di 23.000 unità rispetto al 2023). Le birre aromatizzate stanno guadagnando terreno, con oltre 123.000 bottiglie vendute, in aumento di 35.000 rispetto all’anno precedente.

Birre artigianali, radler e analcoliche: un mercato in fermento

Le birre artigianali, definite dalla legge italiana come non pastorizzate e non microfiltrate, hanno registrato un aumento di 20.000 unità rispetto al 2023, con oltre 248.000 pezzi venduti.

Le radler, miscele di birra e limonata originarie della Germania, hanno registrato una crescita dell’80%, con oltre 340.000 bottiglie acquistate nel 2024. Anche in questo segmento il marchio Coop è leader, occupando il primo e il terzo posto nelle preferenze dei consumatori.

Il mercato delle birre analcoliche ha visto un incremento significativo, con oltre 958.000 unità vendute, 200.000 in più rispetto all’anno precedente. Coop domina questo settore, con le sue birre analcoliche ai primi tre posti per volumi di vendita.

Infine, il segmento delle birre senza glutine ha registrato una crescita del 10%, con oltre 140.000 bottiglie acquistate nel 2024, segno di una crescente attenzione dei consumatori verso scelte più salutari e inclusive.

Un mercato in continua evoluzione

L’analisi di Coop Alleanza 3.0 dimostra come il mercato della birra in Italia sia in costante cambiamento. I consumatori restano fedeli alle birre classiche, ma mostrano una crescente curiosità verso nuove varianti, dalle birre speciali alle analcoliche.

La birra si conferma protagonista dei momenti di convivialità e relax, unendo tradizione e innovazione in un settore che continua a evolversi per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più attento e diversificato.

Related Post