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Gio. Mar 27th, 2025

Coldiretti e Filiera Italia sono pronte a mobilitarsi per difendere i 240mila viticoltori italiani e gli oltre 1,3 milioni di lavoratori coinvolti nella filiera del vino. L’iniziativa è stata annunciata in risposta alla proposta della Commissione Europea di introdurre etichette allarmistiche sulle bottiglie e aumentare la tassazione sul settore. In una lettera inviata alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e ai commissari Raffaele Fitto, Cristophe Hansen e Olivér Várhelyi, le due organizzazioni hanno ribadito il loro fermo rifiuto a quella che definiscono una misura ideologica e dannosa per il Made in Italy.

“Non accetteremo mai un’Europa che penalizza il vino”

Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha criticato la proposta, sottolineando come l’Unione Europea continui a rimandare decisioni cruciali come l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti, mentre promuove iniziative punitive per un settore che andrebbe invece valorizzato. “Non accetteremo mai una forma di etichettatura che penalizzi il vino, un prodotto che l’Unione Europea dovrebbe promuovere”, ha dichiarato Prandini.

Il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, ha rincarato la dose, denunciando il carattere non scientifico della proposta e paragonandola al Nutriscore, il sistema di etichettatura che avvantaggia alimenti ultraprocessati a scapito delle eccellenze italiane. “Non è questa l’Europa che vogliamo né quella che vogliono le imprese agricole e i consumatori italiani”, ha affermato.

“Il vino è storia, cultura e identità”

Nella lettera inviata a Bruxelles, Coldiretti e Filiera Italia hanno evidenziato come il vino non sia solo una bevanda alcolica, ma un elemento centrale della cultura e della tradizione italiana. “Il vino è prima di tutto un prodotto agricolo, frutto della terra e del lavoro di milioni di agricoltori”, ha dichiarato Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia. “È cultura, tradizione e identità, parte integrante della nostra storia e del nostro territorio. L’uscita improvvisa della Commissione lascia pensare che le promesse di tutela del settore agricolo non siano seguite dai fatti”.

Una battaglia per il Made in Italy

Coldiretti e Filiera Italia chiedono con forza alla Commissione Europea di eliminare dal proprio documento di lavoro ogni riferimento all’introduzione di etichette sanitarie allarmistiche e all’ipotesi di nuove tassazioni sul vino. “Colpire il settore vitivinicolo con misure ingiustificate significa danneggiare un comparto strategico del Made in Italy, che vale quasi 14 miliardi di euro”, si legge nella lettera.

La mobilitazione delle due organizzazioni punta a scongiurare un provvedimento che, se approvato, rischierebbe di penalizzare una delle eccellenze italiane più riconosciute a livello globale.

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