Sono entrate in vigore alcune importanti novità per il disciplinare di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena Igp. Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp è soddisfatto per il passaggio storico che introduce, oltre ad alcuni miglioramenti regolamentari, una nuova categoria di Aceto Balsamico di Modena individuato con l’espressione significati di “riserva”.
Le principali modifiche al disciplinare includono una revisione generale del disciplinare, un aggiornamento nei principi in materia di etichettatura e l’introduzione della categoria “Riserva” per i prodotti invecchiati oltre 5 anni. Sono stati introdotti nuovi principi per l’etichettatura, con l’obiettivo di valorizzare il toponimo “Modena”, sottolineando la provenienza e la tradizione di un prodotto che affonda le sue radici in questa terra. L’etichettatura rivisitata tutela i consumatori contro l’uso di espressioni ambigue che rischiano di minare la garanzia di trasparenza.
“Le modifiche al disciplinare di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena Igp rappresentano un ulteriore passo per garantire la qualità e la tutela del nostro prodotto, simbolo di eccellenza e tradizione. L’Aceto Balsamico di Modena Igp – commenta Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena – non è solo un prodotto alimentare, ma un patrimonio culturale e un segno distintivo del nostro territorio. Il nostro impegno, come Consorzio, è quello di salvaguardare questa identità, proteggendo i consumatori e rafforzando la nostra posizione sui mercati internazionali”.