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Mar. Gen 21st, 2025

La figura dell’imprenditore nel settore retail italiano diventa sempre più sofisticata, dimostrando competenze avanzate e una maggiore capacità di gestione aziendale.

È quanto emerge dall’Osservatorio Imprenditoria Retail 2024, promosso da Largo Consumo in collaborazione con TradeLab. La ricerca, arricchita da interventi di imprenditori, associazioni nazionali e centri studi, offre un quadro dettagliato del settore retail, con un focus sugli imprenditori nel franchising e nella distribuzione organizzata.

La figura dell’imprenditore si evolve con competenza e capacità

L’Osservatorio è stato presentato durante il 3° Summit Imprenditoria Retail, ospitato presso QC Terme Pavillon di Skyway Monte Bianco a Courmayeur. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 1100 imprenditori italiani, inclusi 601 provenienti dalla grande distribuzione organizzata alimentare (GDO), con una copertura di più di 2.150 punti vendita operanti in diversi settori come Retail Non Food, HoReCa e Servizi.

Risultati della ricerca: solidità e diversificazione

Secondo la ricerca, gli imprenditori stanno aumentando il numero di negozi gestiti, dimostrando una maggiore solidità e capacità di amministrare team sempre più ampi. Inoltre, stanno diversificando i propri investimenti in settori contigui, aumentando il volume d’affari e integrando culture commerciali diverse.

Un elemento interessante emerso è il loro “fiuto” nel trovare nuove location commerciali, spesso fuori dai tradizionali centri commerciali di prima fascia o dalle vie più trafficate. Si nota un crescente interesse verso quartieri meno battuti o oggetto di riqualificazione urbana.

Le associazioni e i temi trattati

Partner dell’iniziativa sono associazioni come ANCD, Assofranchising, Confimprese, CNCC, Federdistribuzione, Federfranchising e Retail Institute, con il patrocinio di Regione Lombardia, Regione Campania, Regione Emilia Romagna, Regione Sicilia e Città di Torino.

Tra i temi principali analizzati dall’Osservatorio spiccano location, margini e investimenti, leve commerciali nella GDO e prospettive future.

Location: il centro città domina

Il 53% delle location si trova nei centri città, seguiti da grandi e medi centri commerciali, particolarmente rilevanti per la ristorazione. I Retail Park risultano interessanti per chi opera nella somministrazione e nel mercato del second hand.

Margini, utili e investimenti

Miglioramenti nelle marginalità sono stati dichiarati da farmacie, ottici e operatori del second hand. Tuttavia, nel settore della somministrazione, sette imprenditori su dieci segnalano una contrazione. Gli utili risultano stabili, con un miglioramento per il second hand e peggioramenti nel settore casalinghi. La propensione agli investimenti rimane bassa, con maggiore attenzione alle ristrutturazioni parziali o complete.

Focus sulla GDO alimentare

Nella GDO alimentare, il successo è legato alla cura del personale e all’assortimento dei freschi. Le reti di supporto si distinguono per l’assortimento locale, i prodotti a marchio proprio e di fornitori locali. Rimane cruciale colmare il gap nel recruiting del personale.

Prospettive future e giovani imprenditori

Il sentiment è positivo per il 78% degli intervistati, con particolare ottimismo in settori come second hand, ottica e ristorazione. I giovani imprenditori (18-34 anni) si mostrano fiduciosi, con l’89% ottimista riguardo al futuro, e interesse verso settori come immobiliare, ristorazione, servizi e palestre.

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