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Sab. Dic 7th, 2024

A Rio de Janeiro, definita dal presidente brasiliano Lula “sintesi delle contraddizioni del mondo”, il G20 ha approvato l’alleanza contro la fame e la povertà. Questa iniziativa, fortemente voluta da Lula, punta a porre fine alla condizione di estrema povertà che colpisce 700 milioni di persone, metà delle quali bambini costretti a sopravvivere con meno di 2,15 dollari al giorno, insufficienti persino per cibo e acqua potabile.

L’argentina di Milei inizialmente si tira indietro

Mentre il summit affrontava temi complessi come la guerra in Ucraina e in Medio Oriente, anche l’intesa sull’alleanza contro la fame sembrava in bilico. Il presidente argentino Javier Milei, inizialmente restio, aveva deciso di non partecipare all’iniziativa. Tuttavia, in tarda mattinata, l’Argentina ha deciso di aderire, pur con alcune riserve.

Meloni ribadisce l’impegno dell’Italia

Durante il suo intervento alla prima sessione del summit, Giorgia Meloni ha sottolineato l’impegno italiano nella lotta contro fame e povertà, ricordando quanto già fatto durante la presidenza del G7, con iniziative come l’Apulia Food Systems Initiative. “La cooperazione tra G7 e G20 è fondamentale per affrontare sfide sempre più interconnesse. I problemi del sud sono anche quelli del nord del mondo, e viceversa,” ha affermato la premier.

L’Italia in prima linea contro guerre e fame

Meloni ha sottolineato l’importanza di combattere l’uso del grano come “arma di guerra” nel conflitto in Ucraina, che ha colpito duramente i paesi più vulnerabili. Ha inoltre citato l’iniziativa italiana Food for Gaza, che ha fornito 47 tonnellate di prodotti essenziali alla popolazione palestinese.

Il no al cibo sintetico: un tema chiave per Meloni

Un altro punto cruciale del discorso di Meloni è stato il rifiuto del cibo sintetico. La premier ha spiegato che la ricerca è fondamentale per affrontare la fame, ma non per creare alimenti in laboratorio: “Non voglio un mondo in cui i ricchi mangiano cibo naturale e ai poveri viene destinato quello sintetico. Non è il mondo in cui voglio vivere.”

Identità nazionale e sicurezza alimentare

Meloni ha difeso il diritto di ogni paese di scegliere il proprio modello produttivo e alimentare, sottolineando come il legame con il territorio e le tradizioni locali possa garantire cibo di qualità e sostenibilità. “L’identità significa ricchezza,” ha dichiarato.

Incontri bilaterali e focus sull’Africa

A margine del G20, Meloni ha incontrato leader come Narendra Modi, il principe ereditario di Abu Dhabi Sheikh Khaled bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan, il presidente della Banca Mondiale Ajay Bangra e il premier canadese Justin Trudeau. Tra i temi discussi, il passaggio di consegne della presidenza del G7 e l’impegno verso l’Africa.

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