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SOSTENIBILITÀ

Gruppo Bonterre investe sulla sostenibilità e dona due milioni di prodotti alimentari. Benini, nuovo consigliere delegato alla sostenibilità: a giugno il primo bilancio di sostenibilità

 Il Gruppo Bonterre, tra i maggiori player del food made in Italy e leader nella produzione e commercializzazione di salumi tradizionali e formaggi duri DOP (titolare di marche quali Parmareggio, Casa Modena, Senfter, Agriform, Alcisa, Teneroni e altre), ha voluto nominare un Amministratore Delegato alla Sostenibilità e segna importanti risultati sia in termini di taglio delle emissioni e degli sprechi che di iniziative volte al miglioramento continuo della performance ambientale e sociale, da sempre focalizzata nella valorizzazione dei dipendenti, delle filiere produttive (approvvigionamento responsabile), dei territori e delle comunità.

I risultati e le attività sono figli dei valori cooperativi aziendali ma anche della scelta di approcciare le tematiche ESG (Environmental, Social and Governance) a 360° in chiave strategica, dotandosi di una specifica “Governance della Sostenibilità” assolutamente distintiva e all’avanguardia, con la nomina di un apposito Consigliere Delegato in seno al CdA, un vero e proprio Amministratore Delegato alla Sostenibilità, e di appropriati strumenti di pianificazione, monitoraggio e rendicontazione trasparente agli stakeholder, per fare sempre di più e meglio.

Bonterre ha strutturato la propria governance con l’obiettivo di guidare le scelte di sviluppo (integrando rischi, opportunità e impatti) e declinarle operativamente nei piani aziendali e in specifiche politiche di gestione. Un obiettivo che si traduce nell’individuazione delle priorità strategiche, tenendo in considerazione gli interessi degli stakeholder, nella definizione di specifici obiettivi e target di sostenibilità integrati nel Piano strategico aziendale, nel continuo monitoraggio degli obiettivi, nel miglioramento del processo di gestione, nella trasparenza rispetto ai risultati raggiunti.

Tra i risultati positivi già conseguiti ci sono quelli tutt’altro che trascurabili relativi alle performance 2021 (vs 2020), che registrano il miglioramento continuo del sistema di gestione ambientale e la riduzione:

–        dei consumi di energia (–17,5%,grazie soprattutto all’adozione di sistemi di illuminazione a led, sistemi di cogenerazione e fotovoltaico)

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–        dei consumi di acqua (–13,8%, grazie principalmente all’ottimizzazione del processo di raffreddamento, alla riduzione della pressione idraulica e al sistema di lavaggio)

–     della produzione di rifiuti (–11%, grazie anche al recupero dei fanghi di depurazione per la produzione di biocombustibili – nel 2021 le aziende del Gruppo hanno conferito ad un’azienda specializzata circa 2.400 tonnellate di fanghi da cinque stabilimenti, contribuendo a produrre circa 77.000 Sm3 di Biogas, che potrebbero far funzionare circa 114 autovetture utilitarie per un anno)

–      delle emissioni scope 1 e 2 (–25,5%).

Sul fonte diversity & inclusion prosegue il percorso del Gruppo: nel 2022 è stato avviato lo sportello anti-molestie nello stabilimento di Modena, e dal 2023 il modello sarà replicato a Reggio Emilia.

Particolarmente significativi i passi avanti fatti sul fronte dei packaging innovativi e sempre più sostenibili, capaci di garantire le migliori performance di qualità e sicurezza alimentare oltre che la bontà dei prodotti. Grazie ai principi dell’eco-design, direttrice su cui la Ricerca & Sviluppo di Gruppo si muove, è stato infatti possibile ridurre gli spessori (diminuendo l’utilizzo di plastica e carta), aumentare la quota di materiali riciclati l’utilizzo di materiali riciclabili (tramite la riprogettazione di parte del packaging) e l’utilizzo di materiali rinnovabili (carta e cartone da filiere controllate FSC o PFC, come nel caso de L’ ABC della Merenda Parmareggio).

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Nell’ambito delle attività di riduzione sprechi alimentari e di contestuale sostegno alla comunità, Bonterre ha attivato da diversi anni collaborazioni con organizzazioni non profit. Nel solo 2021 sono stati donati circa 2 milioni di euro di prodotti ad ONLUS, tra i quali la Fondazione Banco Alimentare e Fondazione Exodus, che raccolgono prodotti alimentari e li mettono a disposizione di una rete di organizzazioni principalmente sul territorio emiliano-romagnolo e veneto, e l’Emporio Sociale Portobello di Modena. Nel 2023 il Gruppo avvierà una partnership con Cucine Popolari – CIVIBO e rafforzerà il supporto agli empori solidali sui territori.

In occasione del Natale, oltre ad alcune erogazioni liberali rivolte ad organizzazioni sui territori, anche quest’anno il Gruppo promuove la campagna “Natale Solidale” con il brand Parmareggio: per ogni valigetta di Parmareggio da 850g 22 mesi venduta l’azienda dona 1 euro all’associazione partner, quest’anno AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Grazie alla campagna dal 2012 sono stati donati oltre 90.000 euro a 10 organizzazioni benefiche.

Nei suoi 18 siti produttivi e grazie ad oltre 2.300 collaboratori, il Gruppo Bonterre produce e vende in un anno 175.000 tonnellate di prodotti made in Italy di qualità e questa è una grande responsabilità – ha dichiarato Andrea Benini, Consigliere Delegato alla Sostenibilità di Bonterre –. Parliamo di eccellenze assolute, prodotti DOP e IGP che tutto il mondo ci invidia. La storia di Bonterre ci dice quanto questa responsabilità sia presa sul serio, sia pensando al prodotto sia ai territori, l’ambiente e le persone. La sostenibilità è un fattore identitario del nostro Gruppo, valorizzato nel percorso di aggregazione delle tre realtà cooperative che lo hanno costituito. Questo trova evidenza nella governance e nell’impegno verso il raggiungimento di risultati ambiziosi e concreti. Sviluppando e integrando la sostenibilità nelle strategie aziendali, daremo ancora maggiore coerenza alle azioni fin qui realizzate e pianificheremo un’ulteriore evoluzione. A giugno – ha concluso Benini – pubblicheremo il primo Bilancio di Sostenibilità, già in fase avanzata di realizzazione”.

Il Piano di Sostenibilità, che da quest’anno affianca a pieno titolo quello Industriale, delinea impegni e obiettivi ambiziosi su base decennale ma con effetti anche immediati, per fornire un contributo concreto alle principali sfide globali identificate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

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TM

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