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Il numero più atteso dell’anno de La cucina italiana è ora in edicola

Il numero di Dicembre de La Cucina Italiana, il più atteso dell’anno, è adesso in edicola. A firmare la copertina in esclusiva assoluta il maestro Iginio Massari. Il più amato pasticcere d’Italia ha creato un dolce al cioccolato facile e conviviale per la storica rivista nata nel 1929 a Milano.

E il Natale si celebra anche sui social. La Cucina Italiana ha riunito le cuoche e i cuochi più illustri d’Italia, amiche e amici, sommelier e familiari tutti insieme attorno alla stessa tavola per festeggiare la festa più bella dell’anno. 

Ciascun ospite ha portato la sua ricetta del cuore e poi sono state tutte raccolte nel Ricettario del numero: Benedetta Parodi ha cucinato i Ravioli al brasato, Pietro Leemann uno Sformato di funghi e zucca, Davide Oldani i suoi Bottoni asciutti-in brodo, Isa Mazzocchi il Pastiss alla piacentina, Guido Paternollo il Cappone ripieno, Ruben Bondì i Carciofi alla giudia. Come dessert i bignè croccanti di Ernst Knam, un dolce ai marron glacé di Clelia D’Onofrio, il Nadalin, l’antenato del pandoro, preparato da Giancarlo Perbellini e l’irrinunciabile panettone di Iginio Massari

Ne è nato un video celebrativo di  questo convivio da sogno, un omaggio all’idea di condivisione e di ospitalità italiana. La “chiusa” è la voce dell’attrice Matilde Gioli che dice «La cucina italiana siamo noi, la cucina italiana è l’Italia».

Un convivio simbolico che accompagna il percorso intrapreso nell’estate del 2020 da La Cucina Italiana per promuovere la candidatura della cucina del nostro Paese a patrimonio dell’umanità UNESCO.

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L’Unesco riconosce ogni anno un numero sempre maggiore di tradizioni alimentari e agricole come patrimonio culturale dell’umanità, valorizzando la stretta relazione tra cibo e cultura.

Si tratta di pratiche, di saper fare, dei rituali legati al cibo e all’agricoltura che si tramandano di generazione in generazione.

Tutto ciò conferma come il cibo sia percepito dalla comunità mondiale non solo come prodotto ma come fenomeno culturale ed identitario di uno stile di vita, di un modo di essere.

Il nostro paese ha un’incredibile varietà di tradizioni, prodotti tipici, ricette uniche che caratterizzano il nostro Made in Italy e che rappresentano uno strumento di salvaguardia della nostra identità. 

Questo il sentimento alla base della proposta di Candidatura UNESCO che si avvia alla definizione del dossier intitolato «La cucina italiana fra sostenibilità e biodiversità culturale».

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La cucina Italiana rappresenta nella sua essenza un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità. Un mosaico di tradizioni che riflette la biodiversità culturale del nostro paese e che si basa sul comune denominatore di concepire il momento della preparazione e del consumo del pasto come occasione di condivisione e di confronto. 

A promuovere il progetto anche alcune comunità emblematiche e rappresentative della cultura enogastronomica italiana come Fondazione Casa Artusi, che promuove la cucina di casa italiana come declinata da Pellegrino Artusi, e Accademia Italiana della Cucina, associazione culturale Fondata nel 1953 da Orio Vergani, il cui scopo è quello di salvaguardare la tradizione gastronomica italiana e di promuoverla in Italia e all’estero.  

Il lavoro di studio e la definizione dell’elemento è stato portato avanti da un comitato scientifico che include i più significativi nomi della cultura italiana, tra loro il presidente Massimo Montanari, professore di storia dell’alimentazione all’Università di Bologna e Laila Tentoni, presidente Fondazione Casa Artusi.

È di fondamentale importanza che tutta l’Italia candidi “ La cucina italiana fra sostenibilità e biodiversità culturale” a patrimonio dell’umanità UNESCO, perché la pratica della cucina italiana è diffusa in tutte le famiglie, nelle osterie, nelle trattorie, nei ristoranti, nelle strade, nelle piazze, e anche tra gli italiani che vivono all’estero.

Importanti chef hanno già manifestato il loro sostegno come Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Niko Romito, Carlo Cracco, Antonia Klugmann e Davide Oldani e molti altri.

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A questo proposito è in atto una campagna con la raccolta di firme per coinvolgere attivamente tutto il paese su questo straordinario progetto che ci rappresenta in ogni nostra sfaccettatura in tutto il Mondo.

Per sostenere la candidatura aderite alla sottoscrizione https://chng.it/spfNnM5tYY

La Cucina Italiana riconferma la sua rilevanza sul mercato. In costante crescita il lettorato e la social fan base con +10% YoY, il traffico organico denota una crescita di oltre il 30% MoM, sinonimo di attenzione e successo del mix editoriale che unisce cultura ed esperienza, dialogando con appassionati di cucina e nuovi target di foodies in costante crescita.

La Cucina Italiana privilegia i nuovi linguaggi di comunicazione, video e social oriented, per dialogare con un pubblico sempre più ampio e proporre contenuti sempre inediti ed ingaggianti. Un approccio premiante che ha generato solo nell’ultimo mese una crescita del +224% di social video views

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