Torna “Campagna Letteraria” a riscaldare il pomeriggio del sabato. Il salotto culturale del pastificio La Molisana riparte da “Il de bello Covid”, ospiti le autrici Adele Fraracci e Antonella Presutti. Il format è quello di sempre, che vede la fabbrica al centro degli incontri nella consapevolezza, che anche in un luogo apparentemente freddo, si può far cultura credendo sempre più nel concetto di economia della conoscenza. Accattivante il titolo, straordinarie le persone le cui quattro mani hanno vissuto, riflettuto, messo su carta uno dei periodi tra i più difficili della storia. Cosa è “Il de bello Covid? “In tanta parte una cronaca – afferma la professoressa Antonella Presutti – Scritta perché in una dimensione in cui si dimentica tutto e presto, non vorremmo che anche questa storia, afasica e tragica, possa essere obliata e raccontata solo dopo, in preda a quella voglia di leggerezza che può facilmente declinarsi in superficialità e al tentativo di ridimensionarne la portata e gli intrecci. E’ stato anche una scrittura terapeutica, necessaria ai tempi dell’isolamento e del distanziamento sociale. Una pubblicazione che vorremmo declinare come analisi collettiva per fare l’ulteriore tentativo di cercare di riflettere su cosa è oggi l’Italia e cosa migliore dovrebbe essere. Uno scritto rivolto a tutti senza distinzione anagrafica – prosegue – anzi quel che noi due riteniamo necessario è impegnarsi proprio al fine di evitare quei malumori e conflitti intergenerazionali che poco sono realistici in questa fase storica e poco sono utili, tanto più che le vittime della pandemia si contano innanzitutto tra gli anziani; senza distinzione di genere, tanto più che il Covid 19 ha indebolito ulteriormente le donne su conquiste che in verità si erano già bloccate e involute prima dell’emergenza sanitaria e che ora devono essere rimesse al centro del dibattito, entro una interlocuzione schietta e mai di parte, nell’ idea che la società è rete da filare per superare egoismi individuali e interessi di categoria e di genere, appunto”.
“La “cronaca” ai tempi della pandemia in Italia non può che farci allargare lo sguardo oltre confine, all’Europa e al mondo – interviene la professoressa Adele Fraracci – Inevitabile cercare il luogo da dove tutto ha avuto origine e che fa i conti immediatamente con il pianeta intero, ai tempi della globalizzazione.
Ecco che s’intercetta l’Organizzazione Mondiale della Sanità, con le sue linee guida e i protocolli. Una cronaca che mentre incrocia il mondo delle scienze, della medicina e delle tecniche impatta nella economia, la quale è motore della storia, anche di questa e mette in luce il suo protagonismo che negli anni ha schiacciato a subalternità un principio supremo in Italia, quello alla salute, ridimensionando il servizio sanitario pubblico. Ma c’è davvero tanto tanto altro della nostra vita ai tempi del covid 19”.