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Sab. Nov 2nd, 2024

Anche il quartiere Dergano e, precisamente la Via Imbonati, all’altezza del civico 59, vanta oggi il suo primo murale realizzato da uno dei più noti protagonisti della street-art milanese: PAO (Paolo Bordino), già autore di quella indimenticabile invasione di pinguini che, più di vent’anni fa, ha reso i “panettoni” di cemento una pacifica e gioiosa ribellione al grigiore cittadino.

Il murale di Via Imbonati, inserito nella new-wave artistica milanese che ora trova tra i suoi più convinti mecenati aziende di diversi settori, differisce dagli altri per il particolare significato che assume dal trovarsi proprio in quel luogo, una scelta motivata non da strette logiche di marketing, ma per condividere il significato della storia e dell’identità di un’impresa legata indissolubilmente a quel territorio e a quel quartiere.

Il soggetto infatti, un gigantesco blocco di cioccolato appena scartato, con accanto il ritratto di un uomo d’altri tempi, sintetizza la storia di una fabbrica che vive in quel tratto di strada dal 1926: la fabbrica di cioccolato fondata 13 anni prima da Luigi Zàini, l’uomo con baffi e papillon che appare nel murale, e che oggi è guidata dai suoi nipoti: Luigi e Antonella.

È dal 1926, quasi cent’anni, che la fabbrica di cioccolato e caramelle fondata da nostro nonno Luigi si trova qui –spiega Antonella Zàini– e mio fratello ed io volevamo dare un segno creativo di gratitudine a questo territorio che ci ospita e dove, da allora, risiedono anche molte famiglie dei nostri operai. Ci siamo sempre sentiti parte integrante del quartiere; la presenza della Fabbrica era quotidianamente tradita dal profumo di cioccolato, di menta e altri aromi cui i residenti e passanti si sono affezionati. Nostra nonna Olga in particolare, che sostituì il nonno alla guida dell’azienda nel 1938 quando lui venne prematuramente a mancare, lasciò il centro città e si fece costruire qui, nel cortile della fabbrica, la casa per sé e i suoi quattro bambini, che affidò a una tata (quella che ora dà il nome al nostro blocco di cioccolato fondente per cucinare, co-protagonista del murale). Per motivi di viabilità e necessità di maggiore spazio abbiamo poi dovuto spostare la produzione alle porte di Milano, ma qui conserviamo oltre ai nostri uffici e l’outlet aziendale anche la produzione di caramelle. Abbiamo scelto PAO come artista, già autore di molti murales, perché ci piace il suo modo di mettere in dialogo la città e le persone, un modo che sorprende con gentilezza, suscitando sempre un sorriso, smuovendo l’indifferenza”.

Dichiara PAO sul lavoro appena concluso: “La collaborazione con Zaini è stata una piacevole esperienza che spero abbia ricadute positive su tutta la via. Insieme abbiamo trasformato un luogo produttivo come una fabbrica in un angolo colorato dove vige la fantasia e la dolcezza del cioccolato.  Le vecchie fotografie e le prime pubblicità storiche di Zaini mi hanno ricordato l’art Nouveau ed il lavoro di grandi artisti e pubblicitari come Alphonse Mucha e Marcello Dudovich, così come le antiche pubblicità dipinte sui muri. Da qui ho preso ispirazione per l’incarto del cioccolato e per il ritratto di Luigi Zaini. Ho voluto mescolare questi elementi con il mio gusto per il gioco e la trasformazione: il risultato è un muro della fabbrica tramutato in un enorme tavoletta di cioccolato appena scartata, che spero metta di buon umore chiunque passi per la via Imbonati”. 

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