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COMUNICAZIONE

Come cambia l’approccio al vino? Al Vinitaly si parla di dealcolizzazione, etichettatura, promozione ed educazione

Federico Castellucci
Federico Castellucci

Le tendenze e l’educazione al consumo sono entrati nell’agenda dei grandi temi del Vinitaly 2022. Il dibattito europeo e l’interesse verso una corretta dieta alimentare spingono il mondo del vino a ricalibrare i canoni della promozione e suggerire nuovi approcci al bere consapevole.

Questi e altri argomenti sono al centro degli incontri organizzati da Confagricoltura con i principali stakeholder del settore, ospiti nello stand confederale al Padiglione D, G2/3/4-H2/3/4-I2/3/4.

Domani, giorno di inaugurazione, se ne parlerà con Luigi Moio, presidente dell’OIV, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, nell’appuntamento previsto alle 17; mentre lunedì 11, nel pomeriggio, si allargherà la discussione con l’europarlamentare Pietro Fiocchi, a margine del convegno organizzato dall’European Food Forum, al quale Confagricoltura interverrà con il presidente della Federazione nazionale Vini, Federico Castellucci.

“Il dibattito è aperto sulle nuove possibilità di dealcolizzazione – spiega Castellucci – La modifica della PAC, infatti, ha recentemente stabilito le condizioni alle quali i prodotti vitivinicoli possono essere dealcolizzati o parzialmente dealcolizzati. Come Confagricoltura riteniamo che questo processo non debba consentire l’aggiunta di aromi o acqua esogeni al prodotto di partenza. Attenzione particolare per i vini DOP e IGP che, se mai anche solo parzialmente dealcolizzati, dovranno assicurare le stesse caratteristiche organolettiche richieste dal disciplinare, senza eccezioni”.

L’etichettatura delle bevande alcoliche e il giusto equilibrio fra promozione ed educazione nel settore alimentare sono gli altri temi di grande attualità che Confagricoltura affronterà lunedì con l’europarlamentare Pietro Fiocchi, della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e componente della BECA, la Commissione per la lotta al cancro che ha predisposto il report votato in plenaria il 15 febbraio scorso.

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Confagricoltura ha lungamente lavorato con i parlamentari a Bruxelles affinché fossero apportate modifiche alla relazione, arrivando all’approvazione di specifici emendamenti e raggiungendo importanti risultati. Con il voto in plenaria è stato reinserito il concetto di pericolosità dell’ ”abuso” di alcol e non del semplice uso di alcol in sé, e sono stati evitati gli “health warnings” in etichetta.

“L’approccio da seguire sul tema vino e salute deve basarsi sui principi di educazione, consapevolezza, moderazione e responsabilità. – evidenzia Castellucci – Il nostro Paese, leader nella produzione vinicola, registra una diminuzione dei consumi pro capite, proprio in virtù di continue politiche di qualità accompagnate da continue attività di sensibilizzazione alla coscienza di eventuali rischi correlati all’abuso di bevande alcoliche.

Un approccio al prodotto che ricorda invece quello seguito per il sistema “Nutriscore”, che boccia senza appello determinati cibi e bevande, – conclude Confagricoltura – se trasferito ad altre politiche, come quelle promozionali, discriminerebbe il vino nell’accesso ai finanziamenti, cancellando gli sforzi e i risultati eccezionali ottenuti nelle esportazioni, che hanno superato i 7 miliardi di euro nel 2021, con una crescita del 12,4% soltanto nell’ultimo anno.

Food ESG Affairs

TM

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