Altromercato e NaturaSì, due realtà che da oltre 30 anni si impegnano in progetti che tutelano la terra, la natura e l’uomo, annunciano una collaborazione che vede la nascita di una linea tutta nuova chiamata “Diritti all’origine”. Sono 19 eccellenze biologiche ed equosolidali disponibili a partire da novembre in esclusiva sugli scaffali dei negozi NaturaSì e prossimamente nelle botteghe Altromercato, prodotti che arrivano da cooperative che si sono liberate da pesanti intermediazioni, restaurando il diritto dei lavoratori in situazioni di sfruttamento.
“In questo momento la reputazione delle aziende, che siano profit o non profit, è centrale perché stanno di fatto colmando dei vuoti non presidiati dalle istituzioni politiche nazionali e sovranazionali. Stiamo osservando che i consumatori sempre di più si affidano ai brand che prendono posizione e che hanno una credibilità dettata dalla propria storia e dalla coerenza tra parole e azioni. In questo senso come Altromercato abbiamo deciso di percorrere questo tratto di strada insieme a NaturaSì perchè ciò che ci unisce è il desiderio di lasciare un mondo meno iniquo e più sostenibile alle future generazioni, operando scelte di consumo quotidiane” – afferma Alessandro Franceschini, Presidente di Altromercato. “Quello che portiamo avanti con la linea “Diritti all’origine” è alla base di ogni prodotto delle nostre due realtà. Quando parliamo di caffè o di zucchero, non proponiamo al consumatore “solo” prodotti, ma una visione diversa di economia: impegnarsi per il benessere delle persone e del pianeta attraverso scelte etiche sin dall’origine, promuovere e tutelare la biodiversità, adottare comportamenti più responsabili nei confronti di chi ha realizzato quel prodotto. Per tutelare i diritti di tutti, e quindi, per tutelare anche noi stessi.”
Lo zucchero viene prodotto da comunità ecuadoregne liberate dai ‘coyotes’ – intermediari locali che osteggiano l’indipendenza dei produttori – o da organizzazioni che lottano per i diritti umani nelle Filippine; il caffè è coltivato in Etiopia dalla cooperativa che pianta alberi contro l’erosione; il cacao ha superato la crisi mondiale grazie alla resilienza delle comunità andine; sono solo pochi indizi delle diverse storie dietro a “Diritti all’origine”, la nuova linea in co-branding Altromercato-NaturaSì, i nuovi prodotti realizzati da organizzazioni del Commercio equo e Solidale, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e della terra.
“Non c’è agricoltura biologica senza rispetto dei diritti delle persone”, dice Fausto Jori, Amministratore delegato di NaturaSì. “Con questa linea abbiamo voluto unire i valori dell’agricoltura biologica di NaturaSì con quelli di Altromercato che, da sempre e in varie parti del mondo, tutela i diritti delle persone e i territori, creando un rapporto diretto e sano tra chi produce e chi distribuisce i prodotti. Nelle confezioni della nuova linea i nostri due marchi sono legati da un filo: dal campo alla tavola, dai produttori ai consumatori, la sinergia con Altromercato racchiude il nostro desiderio di sostenere un’economia sana a partire dalle scelte di consumo”.
Nei punti vendita NaturaSì e prossimamente in quelli Altromercato si troveranno quindi lo zucchero prodotto da Copropap in Ecuador e quello di Panay Fair Trade Center nelle Filippine; il bio caffè dall’America Latina; il cacao in polvere prodotto in Bolivia dalla comunità El Ceibo e in Sierra Leone da Trading Organic; la cioccolata in tazza: l’erva mate in foglie – bevanda tonica ed energizzante – prodotta da Copermate in Brasile; il caffè monorigine dal Messico, dal Nicaragua e dall’Etiopia, quest’ultimo proveniente dalla Sidama Coffee Farmers Cooperative Union. E poi le tavolette di cioccolato dall’America Latina, la melassa nera di canna da zucchero del Paraguay dalla Cooperativa Manduvirà; il tè nero e tè verde deteinato dall’India coltivato dai produttori di Potong alle pendici dell’Himalaya.
Per approfondire, oltre al sito www.altromercato.it, è possibile visualizzare le schede prodotto allegate al comunicato nelle quali viene raccontato brevemente il relativo progetto equosolidale.