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I 10 cibi sardi più instagrammabili dell’estate 2021 sono…

Dalla pizzetta sfoglia al tartufo estivo, passando per la tradizionale fregula con le arselle. La top 10 dei cibi sardi più instagrammabili dell’estate 2021, a prova di influencer e golosi irriducibili. Lo dice Reporter Gurnet

Buoni, gustosi, originali e fotogenici: sono i cibi sardi che impazzano su Instagram in questa torrida estate, in cui la Sardegna registra il tutto esaurito in hotel e ristoranti e in cui, come da alcuni anni a questa parte, si fa a gara a pubblicare sui social gli highlight delle proprie vacanze.

Ecco la TOP 10 di Reporter Gourmet.

Si parte dalla mitica pizzetta sfoglia, che si accompagna a colazione al cappuccino o alla spremuta d’arancia, perché come la petite robe noire “va con tutto”; la pizzetta sfoglia risolve anche il pranzo al mare e si presta per l’aperitivo serale. Una leggenda urbana narra che sia nata per caso in un panificio cagliaritano decenni fa; il fornaio aveva finito l’impasto della pizza e usò quello dei croissant per confezionare le pizzette. Il risultato fu così convincente da lanciare una innovazione sul mercato che oggi è tradizione irrinunciabile.

Parliamo poi delle cozze sarde: apprezzate dai gourmet di mezza Italia, non c’è cena al mare di Sardegna senza zuppa di cozze e Vermentino fresco, accompagnati da buon pane fresco locale.

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Un altro primo piatto molto instagrammabile e instagrammato è la fregula con le arselle (cocciula). Arselle di Marceddì (OR) possibilmente, o provenienti da allevamenti nostrani, perché più saporite e veraci. Si consuma anche tiepido, e ha un brodino delizioso con cui inzuppare fette di pane civraxiu campidanese… Un must dei foodies insomma.

La Sardegna ha una trentina di tipi di pasta, comprese quelle ripiene. Fregula, malloreddus, filindeu, andarinos, caombas, crogoristas, tallutzas… Tra di esse spiccano senz’altro i culurgionis d’Ogliastra, con la loro farcia a base di formaggio, patate, menta. Si possono condire con salsa di pomodoro o con burro e salvia o con olio e pecorino grattugiato o con scagliette di bottarga ed altro ancora. Il loro sapore si amalgama con tanti condimenti, provare per credere.

Che dire del celebrato porceddu? Con la sua cotenna croccante, lucida e di un bel marroncino brillante si presta a foto molto suggestive e golose. Abbiamo antichi bronzetti nuragici che attestano l’abitudine dei sardi dell’antichità di sacrificare maiali alle divinità. Dal rito religioso alla tavola mondana il passo è stato breve…

Estate, tempo di tartufi, anche in Sardegna. Nel cuore dell’Isola questo fungo ipogeico cresce meravigliosamente nell’interno dell’isola e d’estate lo scorzone sardo (Tuber Aestivum Vittadini) si sposa con mille sapori, pesce, carni, uova, verdure, pasta, riso sardo ecc.

Non c’è festa senza seada. Questo dolce di origine medievale, con il suo originale accostamento tra formaggio e miele, incanta ogni turista. Fritto e gustato caldo è la perfetta conclusione di una romantica cena con vista sul mare sardo. A chi non piace il miele è consentito l’uso dello zucchero semolato.

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Terminiamo la carrellata dei cibi estivi sardi instagrammabili con due classici rinfrescanti: l’anguria e il gelato. Non tutti sanno che di anguria, in sardo “sindria”, ne esistono diverse varietà sarde autoctone, davvero buone e particolari. Il frutto ha pochissime calorie ed è ricco d’acqua: rinfrescante e digestivo è il re dell’estate sarda.

Il gelato in Sardegna ha un’antica origine, perché l’isola è una delle capitali del sorbetto, sotto forma di spagnola carapigna, di cui esistono ricche testimonianze sin dal Settecento. Era il lusso della nobiltà nelle afose notti estive… Al giorno d’oggi una decina di maestri gelatieri sardi si contendono il primato isolano per i gelati, variando gusti e consistenze: il gelato gastronomico sardo è una delle realtà più interessanti e consolidate.

Tra i tanti abbiamo scelto il sorbetto al fico nero del Sulcis di Fabrizio Fenu, una vera e propria “gelato experience” che lascia il palato appagato.

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TM

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