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Boom di contatti per il primo corso online della Associazione nazionale Città del tartufo

In poco più di un’ora di diretta, migliaia di contatti da tutta Italia e centinaia di commenti e domande. I numeri registrati mercoledì 24 marzo dal primo Corso formativo online organizzato dalla Comunità del tartufo hanno dimostrato il grande interesse che ruota attorno al mondo dei tartufi e la grande volontà di specializzazione di operatori e appassionati. “Un bel segnale di crescita culturale – commenta Michele Boscagli, presidente dell’Associazione nazionale Città del tartufo – che va nella direzione da noi auspicata. Un obiettivo che cerchiamo di perseguire anche in questa fase di emergenza sanitaria e che ci auguriamo possa fare un salto di qualità con l’auspicato inserimento da parte dell’Unesco della candidatura italiana della ‘Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ a bene immateriale dell’umanità”.

La prima iniziativa, delle tre complessivamente già in programma, ha affrontato il tema dell’analisi sensoriale del tartufo nero pregiato. Ad aprire i lavori è stato lo stesso Boscagli, mentre il corso vero e proprio è stato tenuto da Isabella Gianicolo, del Centro nazionale studi sul tartufo di Alba. Sono seguiti poi gli interventi del fondatore di Taste Your Way, Sandro Minella, e di Gianluigi Gregori, agronomo del Centro sperimentale di tartuficoltura di Sant’Angelo in Vado.
A chiusura dell’evento, gli organizzatori hanno infine risposto ad alcune curiosità degli spettatori e dei giornalisti collegati. “Con questo primo corso che si è tenuto in diretta sulla nostra pagina Facebook – ha spiegato Boscagli – abbiamo cercato di qualificare maggiormente gli addetti del settore, vista anche la momentanea impossibilità di tenere corsi in presenza. La lezione e il materiale didattico impiegato rimarranno online, a disposizione di chiunque, così da poter essere riutilizzati nei territori legati al tartufo, dal Nord al Sud Italia, per formare panel di esperti che sappiano valutare il pregiato fungo e apprezzarlo nelle sue peculiarità. Ovviamente non ci siamo rivolti solo agli ‘esperti’, ma abbiamo cercato di avvicinare alla materia il più ampio pubblico possibile”.

Con data ancora da definire, in calendario comunque nel mese di aprile, il prossimo appuntamento promosso dalla Comunità del tartufo verterà sulla figura del cane da tartufo, sul suo addestramento e, più in generale, sul benessere animale. Il terzo e ultimo corso riguarderà, invece, la biodiversità ambientale e alimentare legate all’ambiente tartufigeno e al prodotto tartufo.

Food ESG Affairs

TM

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