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COMUNICAZIONE

Aiart, associazione di spettatori cattolici, chiede la sospensione dello spot di Winelivery

Domenica ne ha parlato con ironia anche Luciana Litizzetto nella trasmissione di Fazio ‘Che tempo che fa’.

Ieri, riferisce Ansa, l’Aiart, associazione di spettatori cattolici, chiede la sospensione del nuovo spot tv di Winelivery, l’App per bere, ispirato a Stanley Kubrick, autore di ‘Arancia Meccanica’, e trasmesso in fascia protetta sulle principali emittenti televisive italiane. “Una campagna non idonea alla fascia protetta – afferma il presidente Giovanni Baggio – che mette in scena in maniera demenziale le relazioni umane; riduce la donna a oggetto sessuale e vìola i diritti dei minori”. “Uno spot inaccettabile –  conclude Baggio – segnalato ad Agcom e al Garante garante per l’infanzia e l’adolescenza”.

“Dopo trenta minuti puoi brindare… a tutto ciò che hai fatto prima”, recita lo slogan della “discutibile campagna pubblicitaria, che forse ha preso un po’ troppo alla lettera – precisa l’associazione cittadini mediali – il motto ‘torneremo a baciarci e abbracciarci’, mettendo in scena un’orgia. Trascorsa la mezz’ora, scandita dallo smartphone in primo piano  che copre parzialmente il set, arriva la bottiglia di vino bianco per il brindisi”.

Food ESG Affairs

TM

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