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Il Prosecco diventa arte. Eleonora Bottecchia conquista il Comitato scientifico della rassegna Spoleto Arte, a cura di Vittorio Sgarbi


Dopo le ultime esposizioni di quest’anno a Roma, in occasione dell’antologica dedicata a Dario Fo, a Milano, all’International Art Price Frida Kahlo, e a Pro Biennale Venezia, per l’artista veneta Eleonora Bottecchia arriva l’appuntamento artistico internazionale Spoleto Arte, a cura di Vittorio Sgarbi.
Ideata e organizzata dal curatore di mostre e grandi eventi, Salvo Nugnes, l’esposizione porta i contributi di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Tra queste, il sociologo di fama mondiale Francesco Alberoni, la scrittrice, psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, Silvana Giacobini, già direttrice di Chi e Diva e Donna, Josè Dalì, artista e figlio di Salvador Dalì, Roberto Villa, fotografo internazionale, Flavia Sagnelli, curatrice d’arte, Patrick Ray Pugliese, del GF vip, Cristina Cattaneo, giornalista e psicologa e molti altri.
Domenica 18 ottobre, erano molte le autorità e gli ospiti presenti al taglio del nastro della rassegna artistica internazionale di Spoleto che si svolge  alla Terrazza Frau, storico palazzo nel cuore della città, accanto al Duomo. Ambasciatore illustre della kermesse, il critico d’arte più famoso d’Italia: Vittorio Sgarbi.
La mostra, aperta sino al 1° novembre, propone un panorama di artisti italiani e stranieri, tra cui la trevigiana Eleonora Bottecchia. Eleonora è nota per le sue inconfondibili marine blu ma, in occasione della rassegna umbra, l’artista ripropone due opere simbolo della sua annata artistica 2020, già premiate a Pro Biennale Venezia: “Preghiera Blu” e “Le colline del Prosecco Conegliano Valdobbiadene patrimonio dell’Umanità”.
La prima opera è un crocifisso di 1,85 mt fatto di mare, concepito durante il lockdown dopo l’Urbi et Orbi di Papa Francesco. La seconda opera è invece un omaggio alla sua terra, le colline del Prosecco. Una scultura di colore verde modellata con sinuosità, dove i filari si inerpicano chini in una tela plasmata a mano, piena di energia e di forza. I toni del verde delle foglie del Prosecco si intrecciano in un moto perpetuo e si sovrappongono l’un l’altro in un’armonia piena di passione. 
E’ con queste due opere, forti di significato e originalità, che Eleonora Bottecchia è stata insignita dal Comitato Scientifico di Spoleto Arte con il prestigioso premio “International Art Prize Salvador Dalì”.
Le opere di Dalì mi hanno incantata sin da bambina – spiega Eleonora Bottecchia -, ricordo il mio libro di storia dell’arte, credo di essere rimasta imbambolata per ore a fissare la pagina con la foto dell’opera La tentazione di Sant’Antonio. Oggi ricevere un riconoscimento che porta il nome di Salvador Dalì e la firma di suo figlio, il grande maestro Josè Dalì, è per me un onore che non riesco ad esprimere. Ed è anche una responsabilità. Mi impegnerò ancora di più con il mio lavoro artistico per onorare questo premio che dedico ai miei genitori“.

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TM

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