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Mer. Ott 9th, 2024
Nicola Cesare Baldrighi

 Gulfood taglia il traguardo della 25esima edizione e il Consorzio Tutela Grana Padano presenterà la sua produzione nelle varie stagionature per il settimo anno. La più importante rassegna dedicata nel Medio Oriente al Food and Beverage si svolgerà dal 16 al 20 febbraio, con la partecipazione di 5mila espositori da 200 paesi, e conta di superare i 100mila visitatori.

Per il formaggio DOP più consumato nel mondo, che nel 2019 ha raggiunto il record di 5.164.759 forme prodotte, con un incremento del 4,70 % rispetto al 2018, è una vetrina di assoluta importanza. “I produttori di Grana Padano Dop puntano ad aprire nuove mercati, anche per fronteggiare le difficoltà causate dalle politiche protezionistiche adottate dagli Stati Uniti con i dazi e che ci auguriamo non tocchino altri paesi – spiega il Presidente del Consorzio di Tutela, Nicola Cesare Baldrighi – Guardiamo quindi a quei paesi che considerano il food elemento essenziale del Made in Italy”.

Gulfood si svolge negli immensi spazi del World Trade Center di Dubai, dove il Consorzio Grana Padano accoglierà buyer, influencer e visitatori nello stand allestito con AFIDOP. Ma sarà anche protagonista di eventi all’esterno, in strutture che già si preparano all’EXPO 2020 che ad ottobre si aprirà nella capitale degli Emirati Arabi. In particolare, proporrà una degustazione delle varie stagionature, dai 12 mesi ai 24 del Riserva, durante l’inaugurazione della Cheese Room del Nekheel Mall di Dubai, destinato ad essere un autentico punto di riferimento per il gusto e che attende per i prossimi mesi centinaia di migliaia di visitatori.

Alla fiera nella metropoli sul Mar Arabico il Consorzio Grana Padano si presenta anche forte dell’aumento dell’export nel 2019, stimato in oltre 5 punti, nonostante le difficoltà registrate su alcuni mercati, e qui incontrerà operatori dei paesi arabi e asiatici dove sempre più forte è l’attività di promozione. “I prodotti di qualità e garantiti dalle DOP sono un simbolo consolidato dell’Italia che in tutto il mondo viene cercato, soprattutto da chi ha visitato il nostro Paese – spiega Baldrighi – Quindi, pur in un continente dove si fondono e si contaminano culture e sensibilità diverse, che dobbiamo rispettare, siamo convinti che esistano possibilità di far crescere le nostre esportazioni, creando sinergie con i buyer più qualificati nelle varie realtà”.

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