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Lun. Dic 2nd, 2024

Una grande festa nel segno della sostenibilità e delle buone pratiche: quest’anno si è celebrata a Roma la cerimonia conclusiva del Premio Vivere a Spreco Zero, giunto alla 7^ edizione promossa dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in sinergia con il Ministero dell’Ambiente e il progetto 60 Sei ZERO dell’Università di Bologna – Distal. E nell’Auditorium del Ministero dell’Ambiente sono passate in rassegna, in una vetrina “virtuosa”, tante buone pratiche legate alla prevenzione dello spreco alimentare, messe in campo da enti pubblici, imprese, cittadini, scuole e associazioni. Dal curatore scientifico del Premio Andrea Segre’, fondatore Last Minute Market, un appello importante: “l’orizzonte spreco zero si avvicina se le buone pratiche diventano prassi nella vita di tutti, la vera svolta in tema sprechi è quella culturale: per questo dobbiamo partire dalle scuole e per questo rilanciamo un forte appello perché l’educazione alimentare diventi programma scolastico”. Alla consegna dei Premio, condotta da Massimo Cirri, autore e voce del programma cult Caterpillar di Rai Radio2, sono intervenute alcune firme del giornalismo ambientalista, come Antonio Cianciullo e Marco Fratoddi, e certamente “guest star” dell’evento è stato il testimonial Neri Marcorè, premiato per “il passo sostenibile che si rispecchia nelle sue scelte artistiche e nell’impegno personale. Neri Marcorè, attraverso molti spettacoli e attraverso iniziative mosse dalla coscienza civica, ha scelto di stare in prima linea per sostenere i valori della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente». E l’artista, ritirando il suo riconoscimento, ha messo a fuoco molte iniziative di riferimento che da anni porta avanti con entusiasmo, come il festival “Risorgimarche”, spiegando che “nel quotidiano tutti possiamo avere piu’ attenzione per la sostenibilita’ e l’ambiente, è un impegno alla portata di ciascuno attraverso azioni semplici delle nostre giornate”. Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, trattenuto a una riunione di vertice a Paazzo Chigi, ha dichiarato: “oggi abbiamo festeggiato l’italia che crede nell’ambiente e lotta contro lo spreco di risorse. Dobbiamo eliminare rogressivamente le cattive abitudini, ognuno di noi può e deve fare la sua parte. Iniziative come questa aiutano ad ampliare la platea di chi può dare una mano concreta all’ambiente grazie alle buone pratiche”. “Molte quest’anno le nuove categorie del Premio Vivere a Spreco Zero – come ha sottolineato il coordinatore Luca Falasconi – dal plastic free alla mobilità sostenibile. La visione spreco zero si estende a tante sfere del nostro quotidiano, e ciascuno può essere protagonista e motore di buone pratiche”.

L’edizione 2019 del Premio Vivere a Spreco Zero, i piccoli “Oscar” delle Buone pratiche di sostenibilità antispreco, è sostenuta da un pool di imprese partner: sono Gruppo Hera, Alce Nero, Conapi Mielizia, Conad, Camst group, Unitec, Natura Nuova e Morini Group, affiancate da Emilbanca, Whirlpool, Ima, Giò Style, Istituto Italiano Imballaggio e Vog Assomela.  Ed ecco l’elenco dei vincitori:  il Comune di Torino, per l’articolata visione “Spreco Zero” e per il supporto capillare alle iniziative di prevenzione e riduzione degli sprechi alimentari ha vinto l’edizione 2019 nella categoria Enti pubblici: il Premio è stato consegnato all’Assessore all’Ambiente Alberto Unia, mentre una Menzione speciale è andata alla Regione Sardegna per aver contribuito alla prevenzione dello spreco alimentare attraverso il progetto consolidato di mense sostenibili in 75 Comuni. Ha ritirato il Premio l’Assessore all’ambiente Gianni Lampis. Nella categoria Imprese ha vinto il Premio Vivere a Spreco Zero 2019 la FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, per il capillare impegno nella prevenzione degli sprechi focalizzato sul settore della ristorazione, con 35mila bag di recupero pasti consegnate in un anno. Una menzione speciale è andata a ENIservizi per il progetto sui servizi di ristorazione strutturato nel segno della sicurezza alimentare. Per la categoria prevenzione sprechi Ortofrutta vince AFE Associazione Frutticoltori Estensi Ferrara, per l’adozione di una tecnologia altamente innovativa che consente di gestire in modo ottimale la frutta con lo stesso grado di maturazione, evitandone lo spreco. Per la categoria Scuole ha vinto il progetto Mense Scolastiche del Comune di Caggiano (Salerno), con il progetto “Mensa a spreco zero e zero rifiuti”, che ha coinvolto capillarmente le scuole e le famiglie. Per la categoria legata alla Cittadinanza Attiva il Premio 2019 è andato all’Associazione Assffron di Trento che ha sviluppato attraverso un impegno decennale un articolato progetto di sensibilizzazione nei confronti della società civile, legato al tema degli sprechi alimentari. Nella nuova categoria No Plastic Food&Drink ha vinto Natura Sì per il progetto di erogazione idrica Plastic Free che porterà a un risparmio di quasi 1 milione e 300 mila bottiglie di plastica nell’ambiente e una diminuzione di oltre 190 tonnellate di CO2 equivalente nell’atmosfera. Nella categoria InnovAction il Premio Vivere a Spreco Zero è andato alla Piattaforma pugliese Avanzi Popolo 2.0 Bari, ideata per condividere le eccedenze del cibo fra privati e il recupero delle eccedenze di imprese ed eventi.Infine, nella categoria Mobilità Sostenibile ha vinto  Honda Motor Europe Italia, per aver potenziato i suoi piani di elettrificazione in Europa, rispondendo con tempestività ai cambiamenti nel mercato e nel comportamento dei consumatori sul tema della mobilità sostenibile.  La Giuria del Premio Vivere a Spreco Zero 2019 è composta dai giornalisti Antonio Cianciullo, Massimo Cirri, Marco Fratoddi e Roberto Giovannini, dal fondatore Spreco Zero Andrea Segrè, dal curatore del Premio Luca Falasconi, dalla coordinatrice della campagna Spreco Zero Daniela Volpe, dai rappresentanti delle aziende partner che hanno supportato l’edizione 2019.  Info www.sprecozero.it

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