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L’App Il Golosario attiva una nuova funzionalità dedicata al delivery e take away

Il mondo della ristorazione, per cause di forza maggiore, sta vivendo una vera rivoluzione. Tantissimi sono i locali che hanno allargato il loro servizio al delivery e al take away. Un nuovo approccio registrato puntualmente dai giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti, prima sul portale www.ilgolosario.it, con la guida nazionale al delivery (che oggi conta oltre 600 attività) e ora su ilGolosario Ristoranti, l’app disponibile su App Store per device iOS e su Play Store per Android.

Basta infatti cercare dalla home page dell’app la parola delivery per visualizzare, secondo un criterio di vicinanza geografica, tutti quei locali che hanno approntato questo servizio. Analoga ricerca può essere fatta per la parola chiave take away.

Scaricata e apprezzata da migliaia di utenti, l’app recensisce oltre 3.300 locali, tra ristoranti, trattorie, aziende agrituristiche, cantine e produttori con ristoro, con un eccezionale approfondimento su Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria, ed è la versione digitale e arricchita de l’omonima guida cartacea edita da Comunica Edizioni.

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Il vero punto di forza di questa app, sponsored by Acqua Lauretana, è il suo continuo aggiornamento, con le puntuali segnalazioni di nuovi locali scoperti e recensiti nell’arco dell’anno, modifiche dei dati, trasferimenti, chiusure e cambi di proprietà. Un lavoro redazionale quotidiano frutto delle verifiche di Paolo Massobrio e Marco Gatti e degli oltre 80 collaboratori della guida.

Per usufruire di tutte le funzionalità dell’app occorre sottoscrivere l’abbonamento annuale al prezzo di € 7,99, che dura 365 giorni dall’attivazione e dà diritto ai continui aggiornamenti.

Se qualcuno si sta chiedendo come saranno le guide del post Covid-19 – dice Paolo Massobrio – noi rispondiamo che saranno così. Aggiornate secondo le nuove tendenze e i cambiamenti in atto, che annoverano chiusure dolorose, ma anche scelte innovative”. “Fin dai primi momenti – aggiunge Marco Gatti – abbiamo preso contatto con cuochi e ristoratori per promuovere la loro resistenza, i loro cambiamenti, il desiderio di andare avanti. Ora c’è bisogno dei consumatori attenti: tutti possono dare un segnale a cominciare dai locali di prossimità”.

Food ESG Affairs

TM

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