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Trend, Doxa per Istituto Italiano Alimenti Surgelati: surgelati promossi dalle mamme italiane. 1 su 2 li usa almeno 2-3 volte a settimana. Decalogo IIAS anti fake news sul corretto utilizzo dei surgelati in cucina

Leggono attentamente le etichette. Sono disposte a pagare di più per i prodotti alimentari che acquistano per i propri figli. Quando preparano i pasti non mancano di inserire verdura, pesce e frutta, stando sempre attente alla varietà e alle porzioni: il 65% delle mamme italiane sono sempre più attente all’alimentazione dei propri figli, concedono loro alcuni sfizi ma cercano allo stesso tempo di rendergli piacevoli alimenti che non sono di loro gusto. E dei surgelati che cosa pensano?

Tutte le mamme italiane li scelgono per l’alimentazione dei propri figli e 1 su 2 (51%) lo fa almeno 2-3 volte a settimana. Lo svela una ricerca commissionata a DOXA da IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati) e presentata oggi, mercoledì 20 novembre a Milano, nel corso dell’evento “Mamme, Surgelati e Nutrizione”, alla presenza di Claudio Maffeis, Professore di Pediatria all’Università di Verona, e di Vittorio Gagliardi, Presidente IIAS, che sono stati “intervistati” dalla chef e mamma d’eccezione, Sonia Peronaci.

L’indagine, realizzata su un campione di oltre 400 mamme con figli tra i 3 e i 14 anni, ha fotografato opinioni, tendenze e frequenza di acquisto dei prodotti surgelati, scelti da circa 4 milioni di famiglie italiane con bambini di questa fascia di età.

MAI SENZA SURGELATI: 1 MAMMA SU 2 LI DÀ AI PROPRI FIGLI ALMENO 2-3 VOLTE A SETTIMANA

Gli alimenti surgelati, come conferma la ricerca Doxa-IIAS, sono una risorsa indispensabile in cucina per l’alimentazione dei propri figli. Lo sanno sicuramente le mamme italiane visto che solo l’1% non porta in tavola questi prodotti per i propri ragazzi. Da evidenziare che 1 mamma su 2 (51% del campione) lo fa ben 2-3 volte a settimana, dato che arriva al 70% del campione nel caso delle famiglie con 5 componenti.

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In una dieta, che per i bambini e ragazzi deve contenere soprattutto pesce, verdura e frutta, i prodotti surgelati rappresentano un’ottima alternativa, anche perché le mamme non sempre hanno la possibilità di acquistare prodotti freschi” afferma Claudio Maffeis, Professore di Pediatria all’Università di Verona. “Si tratta di prodotti sicuri, che conservano le caratteristiche nutrizionali originarie e contengono soprattutto nel pesce e nelle verdure nutrienti importanti per lo sviluppo come proteine nobili, acidi grassi omega-3, sali minerali e vitamine.”

Ma quali sono i prodotti più scelti? Tra i prodotti maggiormente acquistati dallemammeper i loro figlici sono patate (75%, fritte o elaborate), pesce panato (73%), crepes e sofficini (70%) seguiti da verdure naturali (60%) e pizza (59%).Ma se guardiamo alla frequenza di consumo di surgelati (almeno 2-3 volte a settimana) la classifica cambiae troviamo al primo posto le verdure al naturale e in mix (46%) seguite da primi piatti a base di pasta, contorni, vellutate (35%) e dal pesce al naturale (34%).

FRESCO O SURGELATO? PER ALMENO 6 MAMME SU 10 SONO EQUIVALENTI

Per 6 mamme su 10 i prodotti surgelati sono equivalenti a quelli freschi, ma nel caso di alimenti al naturale, come pesce, carne e verdure, la percentuale di “equivalenza” tra i due alimenti arriva al 70%.

Tra i plus riconosciuti agli alimenti surgelati 8 mamme su 10 (78% del campione) indicano il fatto di averli sempre a disposizione in freezer. In secondo luogo i surgelati vengono apprezzati dalle mamme perché permettono di variare la dieta anche con prodotti non di stagione (40%), come ad esempio i piselli in inverno. Mentre più staccati, troviamo il fatto che si tratta di un prodotto “porzionato e anti spreco” (13%), che viene realizzato con i massimi standard di sicurezza (13%) e infine il fatto che ha le stesse qualità nutrizionali dei prodotti freschi (11%).

Gli alimenti surgelati – affermaVittorio Gagliardi, Presidente IIAS – hanno proprietà nutrizionali che potremmo definire pari al fresco e in alcuni casi superiori. Prendiamo ad esempio una verdura: tra la sua raccolta e il processo di surgelazione passano poche ore, questo permette di mantenere quasi inalterate le proprietà nutrizionali. Quando invece prendiamo al supermercato la stessa verdura, il tempo intercorso tra la sua raccolta e la messa in vendita può raggiungere anche alcuni giorni di distanza e questo lasso di tempo fa perdere alcune proprietà nutrizionali.”

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IL PRINCIPALE TIMORE LEGATO AI SURGELATI? IL RISPETTO DELLA CATENA DEL FREDDO

Le mamme italiane riconoscono la qualità e le proprietà nutrizionali dei surgelati, tanto che “solo” l’11% teme che i prodotti freschi e quelli surgelati non abbiano le stesse proprietà nutrizionali o che il loro sapore sia meno buono di quello fresco (8%). Eppure, ancora oggi, quando acquistano questi prodotti rimangono alcuni dubbi da fugare. Il principale timore (43% dei casi) è che non sia stata rispettata la catena del freddo.

Le mamme, afferma Vittorio Gagliardi, devono aver chiaro che è nell’interesse di tutti gli operatori, (produttori, trasportatori e distributori) garantire la qualità del prodotto e rispettare la Catena del Freddo.

Per questo motivo ognuno di loro è chiamato a seguire le norme vigenti e a usare gli strumenti a sua disposizione per controllare che le procedure vengano eseguite in maniera corretta. Il consumatore dal suo lato può fare alcune verifiche per accertarsi che il prodotto non sia stato scongelato: il prodotto non deve essere completamente ammassato, la confezione deve essere integra e non deve essere parzialmente o totalmente ricoperta di brina e , una volta aperta la confezione , il prodotto non deve mostrare evidenti segni di scongelamento. Queste piccole accortezze possono aiutare a fugare i dubbi delle mamme”.

Infine, tra i fattori citati nella ricerca BVA Doxa-IIAS ne figurano alcuni che meritano un chiarimento: 1 mamma su 10 pensa ancora (sbagliando) che nei surgelati ci siano i conservanti.

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L’unico conservante presente nei prodotti surgelati è il freddo, che garantisce a questi prodotti – conclude Vittorio Gagliardi di IIAS – una lunga conservazione. In un prodotto surgelato, per legge, non si possono aggiungere conservanti. A volte si sente dire, erroneamente, che le verdure surgelate avrebbero un colore brillante perché piene di coloranti. Ma questa è un’altra inesattezza! Prima della surgelazione, infatti, gli ortaggi vengono sottoposti ad un brevissimo trattamento termico (blanching) necessario per disattivare gli enzimi che ne potrebbero causare il deterioramento ed è così che si fissa il colore naturale, che risulta ancora più brillante”.

DECALOGO IIAS: LE 10 COSE DA SAPERE NELL’EPOCA DELLE “FAKE NEWS”

Per fare cultura su un prodotto protagonista della nostra alimentazione e sfatare alcune “fake news” IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati lancia un decalogo di consigli utili al consumatore, per alimentarsi in modo sano utilizzando i prodotti sottozero in cucina. Parola quindi a Vittorio Gagliardi, Presidente di IIAS.

#1 “Congelato” e “surgelato” non sono la stessa cosa.

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I cibi congelati – spiegaVittorio Gagliardi, presidente IIAS – sono cibi portati a temperature comprese tra i -7°C e i -12°C (che per il pesce e la carne arrivano a -18°C) e conservati tra i -10°C e i -30°C. Al momento dello scongelamento, questi prodotti sono soggetti a una parziale perdita dei valori nutritivi e organolettici. I prodotti surgelati, invece, subiscono un congelamento ultrarapido ed efficiente, in cui i cibi raggiungono in brevissimo tempo i -18°C. Proprio la rapidità di raffreddamento determina la formazione di micro-cristalli di acqua che non danneggiano la struttura biologica degli alimenti, lasciando nel prodotto pressoché intatte le proprietà nutrizionali”.

#2. A casa non si può “surgelare”. Si può invece congelare un prodotto precedentemente scongelato, ma solo dopo essere stato cotto.

La surgelazione è una tecnica prettamente industriale: a livello domestico è possibile solo congelare. Le qualità organolettiche e nutrizionali di un cibo congelato però sono inferiori rispetto a quelle del surgelato, che invece conserva a pieno le caratteristiche originali, la struttura e il sapore del prodotto fresco. Infine, è possibile ricongelare un prodotto scongelato a patto che il cibo venga prima cotto e successivamente raffreddato rapidamente, prima di essere riposto di nuovo in freezer.”

#3. All’interno dei cibi surgelati non ci sono conservanti.

In un prodotto surgelato, per legge, non si può aggiungere nessun conservante allo scopo di prolungarne la vita. È proprio il freddo a garantire la lunga conservazione di questi prodotti. Parlando di additivi aggiunti, altra fake news riguarda la credenza per la quale le verdure surgelate avrebbero un colore brillante perché piene di coloranti. Invece questo avviene perché, prima della surgelazione, gli ortaggi vengono sottoposti ad un adeguato trattamento termico (blanching) necessario per disattivare gli enzimi che ne potrebbero causare il deterioramento ed è così che si fissa il colore naturale, che risulta ancora più brillante”.

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#4. Verdure surgelate e fresche hanno le stesse vitamine e nutrienti.

In realtà gli alimenti surgelati hanno proprietà nutrizionali che potremmo definire pari al fresco e in alcuni casi superiori. Prendiamo ad esempio una verdura: tra la sua raccolta e il processo di surgelazione passano poche ore, questo permette di mantenere quasi inalterate le proprietà nutrizionali. Quando invece prendiamo al supermercato la stessa verdura, il tempo intercorso tra la sua raccolta e la messa in vendita può raggiungere anche alcuni giorni di distanza e questo lasso di tempo fa perdere alcune proprietà nutrizionali.”

#5. Pesce surgelato e fresco hanno gli stessi nutrienti.

“Il pesce non solo è una fonte naturale di macronutrienti (proteine nobili e acidi grassi omega 3), ma anche di vitamine (A e D) e sali minerali (iodio e selenio). I prodotti ittici surgelati sono pescati nei mari più puliti e profondi del mondo, lontano dalle coste, e subito lavorati (decapitati, eviscerati, spellati, sfilettati), evitando al consumatore onerose procedure casalinghe che determinano forti scarti di questo prezioso prodotto.! In questo settore merceologico le normative di riferimento hanno imposto regole molto rigide, che fanno anche dell’imballaggio contenente il prodotto un modello di trasparenza totale, riportando l’area di pesca, il momento della prima surgelazione, la scadenza, le valenze nutrizionali, il produttore, e così via.

#6. È nell’interesse di tutti gli operatori garantire la qualità del prodotto e rispettare la Catena del Freddo

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Grazie al corretto mantenimento della catena del freddo, le proprietà nutrizionali dei surgelati sono identiche a quelle del pesce fresco. Lo scopo della Catena del Freddo è quello di conservare al meglio il prodotto, garantendone l’integrità, gli standard igienici e la sicurezza alimentare. Per quanto riguarda i surgelati, la temperatura massima consentita è di -18°. La Catena del Freddo è composta da una serie di procedure, regole e tecniche che servono a preservare e garantire la massima qualità del prodotto, dalla produzione al trasporto, fino alla vendita, alle quali produttori, trasportatori e distributori devono attenersi.”

#7. I cibi surgelati sono un vero alleato contro lo spreco di cibo e amici dell’ambiente

I surgelati hanno una lunga durata di conservazione che permette di consumarli prima che si deteriorino. Inoltre ci permettono di utilizzare solo il quantitativo di cui abbiamo bisogno, riponendo in freezer quello che resta. Infine va evidenziato come siano prodotti che richiedono meno acqua ed energia per il loro utilizzo: non è necessario lavare i prodotti e serve meno energia per cuocerli”.

#8. È possibile risparmiare grazie all’acquisto di surgelati.

Secondo un falso mito, i prodotti surgelati sarebbero più costosi di quelli freschi. Non sempre è così. I prodotti surgelati vengono raccolti/pescati e lavorati nei momenti più convenienti e nelle stagioni giuste, anche dal punto di vista economico, e pertanto non risentono dell’aumento dei prezzi che si riflette sulle materie prime fresche durante l’anno. Inoltre, con il surgelato si mangia il 100% di ciò che si acquista, lasciando alle aziende spine, squame, viscere e scarti di ogni genere mentre i consumatori mettono in tavola solo la parte buona di ogni prodotto, con un buon risparmio per le loro tasche”.

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#9. Le verdure surgelate aiutano i bambini a superare la verdurofobia.

Presentare le verdure in piatti cromaticamente divertenti e rendere il pasto appetitoso grazie a preparazioni dai formati creativi (polpette, frittate e bocconcini) rappresenta un suggerimento utile per le mamme alle prese con bambini verdurofobi. I surgelati in questo senso possono rappresentare un prezioso alleato in cucina per le mamme: permettono infatti di far mangiare ai bambini tutto l’anno i loro ortaggi preferiti. Oltre a consentire alle mamme un notevole risparmio di tempo in cucina…”

#10. Al ristorante, i prodotti con l’asterisco (*) non rappresentano un ripiego.

È usanza comune credere che i ristoratori utilizzino i prodotti surgelati per la preparazione dei piatti, in mancanza delle materie prime fresche necessarie. Anche in questo caso, l’IIAS interviene sfatando un falso mito. il surgelato viene adoperato nella ristorazione perché sinonimo di sicurezza e qualità in tutti i periodi dell’anno, anche e soprattutto in quelli in cui una determinata materia prima non è di stagione. Pertanto, l’“asterisco” che si trova nei menù dei ristoranti è semplicemente garanzia di alta qualità e assoluta igienicità del cibo che viene offerto.”

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TM

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