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Instagram nasconde i ‘Like’, al via test in Italia. Panico tra gli infuencer. Plauso dei consumatori: freno agli abusi di influencer e di chi fa pubblicità occulta

Dopo l’esperimento in Canada, Instagram nasconde il numero dei ‘like’ anche in Italia. Il test inizia da oggi, non è una decisione definitiva ma una prova per sondare il parere degli utenti. Se in futuro la decisione venisse applicata definitivamente, sarebbe una rivoluzione per il mondo del marketing digitale e dei cosiddetti ‘influencer’.

“Vogliamo aiutare le persone a porre l’attenzione su foto e video condivisi e non su quanti Like ricevono”, dice Tara Hopkins, Head of Public Policy EMEA di Instagram. “Vogliamo che Instagram sia un luogo dove tutti possano sentirsi liberi di esprimersi. Stiamo avviando diversi test in più paesi per apprendere dalla nostra comunità globale come questa iniziativa possa migliorare l’esperienza su Instagram”, aggiunge Tara Hopkins.

La novità era stata anticipata da Mark Zuckerberg alla Conferenza per gli sviluppatori di Facebook di fine aprile a San Josè, in California. Poi il test è partito in Canada. In pratica, il tasto ‘Like’ non verrà rimosso, bensì non sarà più visibile il numero dei ‘Mi piace’; solo l’utente che ha condiviso il post su Instagram potrà avere accesso a tale informazione. E agli utenti coinvolti nel test comparirà un avviso. Instagram ha oltre 1 miliardo di utenti nel mondo, 500 milioni usano Le Storie.

“Questo cambiamento potrà avere un effetto positivo su influencer e aziende. Gli influencer, soprattutto i più piccoli, potrebbero beneficiarne perché il proprio pubblico non sarebbe più influenzato dal numero di like”: è il commento di Vincenzo Cosenza, Responsabile marketing di Buzzoole, azienda di influencer marketing, sul test avviato da Instagram in Italia di nascondere il numero dei ‘Like’.

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“Le aziende che vogliono fare attività di Influencer Marketing – aggiunge – potrebbero essere spinte a valutare elementi più significativi rispetto al semplice numero di like, come la qualità dei contenuti, la reach, cioè il numero effettivo di persone raggiunte da un contenuto o le visualizzazioni. Per ottenere questi dati, che non sono immediatamente visibili, bisogna rivolgersi ad aziende specializzate”

«Un’ottima notizia, un freno agli abusi degli influencer e a chi fa pubblicità occulta sui social senza rispettare le linee guida dell’Antitrust», il commento di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, riguardo il test di Instagram che oscura i like. «Siamo stati i primi a scoperchiare il problema e ad ottenere la prima condanna in materia dall’Antitrust – spiega – Grazie al nostro esposto, dopo la moral suasion, si è passati ad impegni precisi e concreti, sia da parte delle aziende che degli stessi influencer. Il problema, però, è che le segnalazioni di violazioni proseguono e che è difficile monitorare il fenomeno, troppo vasto. La nuova politica di Instagram, se divenisse definitiva, affronterebbe il problema alla radice», conclude Dona.

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TM

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