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A Milano un nuovo assunto su dieci è nel food. Ecco le figure più richieste (conduttori di macchinari per la produzione, camerieri, pasticceri e gelatai) e quelle più difficili da trovare. Dati Confcommercio

Cuochi, camerieri e altri servizi turistici ma anche operai specializzati e conduttori di macchinari nell’industria alimentare: sono oltre 3 mila le entrate previste dalle imprese a Milano ad aprile 2019, una su dieci sul totale di tutti i settori e in un caso su due si tratta di giovani. Superano le 4 mila entrate se si considerano anche Monza Brianza (530, 11,3% del totale) e Lodi (180, 16,5%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio sui dati relativi ad aprile 2019 del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL. Ha dichiarato Guido Bardelli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Il settore del food offre importanti opportunità di lavoro nella ristorazione e negli alberghi, con un indotto in molti settori collegati. Puntiamo a far conoscere questi mestieri nei giorni dedicati a Milano Food City, il fuorisalone dedicato al cibo. Una scelta che può aiutare anche i giovani alla ricerca di un lavoro, in un territorio come il nostro capace di costruire professionalità specializzate, riconosciute a livello internazionale per le buone qualità”. 7 e 8 febbraio, il made in Italy del food visto attraverso i migliori chef italiani stellati internazionali, è l’iniziativa “The world’s 100 best Italian restaurants a Milano”. Domani alle 11.30 apertura a Palazzo Giureconsulti con Cristina Tajani, assessore alle politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane del Comune di Milano e Guido Bardelli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Foto alle 12.30 in piazza Duomo. Mercoledì 8 alle 18 show cooking e gara sul risotto. L’iniziativa vedrà i ristoratori all’opera in un contest sui piatti tipici, tra cui il risotto e impegnati in incontri d’affari con le imprese del territorio b2b. Il progetto fa parte degli eventi di Milano Food City, si svolgerà a Palazzo Giureconsulti il 7 e 8 maggio. Promosso dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e da Fiera Milano è realizzato in collaborazione con le associazioni di categoria, per quanto riguarda i settori dei ristoratori e dei produttori nell’alimentare. Per i b2b con le imprese della filiera agroalimentare locale, gli interlocutori business sono nei settori hotels, ristoranti e catering, buyer della distribuzione organizzata internazionale.

L’iniziativa è all’interno di Milano Food City, il fuorisalone della manifestazione fieristica TUTTOFOOD, la manifestazione di Fiera Milano per valorizzare e promuovere il variegato panorama enogastronomico italiano presso il sito espositivo di Rho. Mercoledì 8 febbraio alle ore 20, il nuovo brand territoriale Visit Lodi, realizzato dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e le eccellenze del patrimonio enogastronomico lodigiano si presentano nella cornice di Milan Food City, in un evento a invito realizzato nell’ambito di Milano Food City, mercoledì 8 maggio 2019 – ore 20, Castello Sforzesco di Milano, Cortile della Rocchetta.

Professioni del food in Lombardia: sono quasi 100 mila le entrate di cui circa 87 mila i dipendenti assunti all’anno dalle imprese. Si tratta di giovani in un caso su due.

Le figure più richieste sono i camerieri (oltre 43 mila) e i cuochi (quasi 19 mila). Seguono gli addetti alla preparazione, alla cottura e alla distribuzione dei cibi (12 mila) e i baristi (11 mila). Ma ci sono anche gli addetti alla macelleria e pescheria (quasi 3 mila), i pasticceri e gelatai (2 mila), i conduttori di macchinari industriali per la lavorazione dei cereali, dei prodotti da forno e i panettieri e pastai (oltre mille). Tra i dipendenti i giovani sono richiesti soprattutto come conduttori di macchinari per la produzione di caffè, tè, cioccolato e per i cereali (oltre il 90%), ma anche come camerieri (54%), pasticceri e gelatai (52%). Di più difficile reperimento i pasticceri e pastai artigianali (63%) e gli artigiani del settore caseario (30%) dove sono preferiti gli uomini (nell’83% dei casi) mentre le donne prevalgono nell’industria per la lavorazione dei cereali, delle spezie e della pasta (90,7%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio sui dati relativi alle professioni del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL. (fonte Imprese-lavoro.com)

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