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Firenze, l’asta del vino è da capogiro, bottiglie battute per quasi un milione e mezzo di euro. Bottiglie introvabili che hanno scatenato l’entusiasmo dei compratori

Un’asta davvero eccezionale, quella che si è tenuta a Firenze da Pandolfini. Un milione e 400mila euro di ricavato grazie ai vini pregiati e da collezione battuti dalla celebre casa d’aste. A Palazzo Ramirez-Montalvo c’era un clima davvero vivace, d’altri tempi, accompagnato dalle tante linee telefoniche caldissime, collegate anche con l’estero, e con la modernità della piattaforma live.

Una selezione di vini e distillati internazionali da collezioni private ha confermato le aspettative, un catalogo da vendita straordinaria confermato dai numeri: il risultato finale è stato maggiore delle stime minime del 183%, record del dipartimento, con una percentuale di venduto del 96%.

Nel pomeriggio del 10 aprile la partenza col botto: vini italiani con la Toscana protagonista, le selezioni dei migliori Châteu di Bordeaux e una ristretta ma prestigiosa raccolta di whisky Macallan che hanno ottenuto esiti notevoli, infatti è proprio tra questi il top lot della sessione: sette bottiglie di Macallan del 1958, di cui sei in cassa originale, che hanno cambiato proprietario per la cifra di 19.600 euro, superando largamente la stima.

Tra le etichette italiane spiccano due verticali: quella completa di Sassicaia e quella di Masseto che hanno raggiunto rispettivamente le cifre di 15.312 euro e 10.290 euro. Andando Oltralpe, tra i lotti di Bordeaux sono da ricordare una cassa di Groupe Duclot Prestige del 2015 che ha chiuso la gara a 9.555 euro, una cassa di tre bottiglie di Pétrus 2014 che ha raggiunto i 6.125 euro, mentre è stata venduta a 12.862 euro una cassa da dodici bottiglie di Chateua Lafite Rothschild del 1986.

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La sessione mattutina dell’11 aprile si è aperta con una ricca selezione di vini Super Tuscan e del Piemonte, entrambi presenti con i loro migliori esponenti, e si è chiusa in crescendo con i lotti francesi del Domaine più famoso del panorama internazionale: Romanée Conti. In questa tornata, protagonista delle etichette italiane è stato senza dubbio il Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno con 3 bottiglie del 2010 che ha più che raddoppiato la stima chiudendo a 5.513 euro. Come sempre importante il successo dei lotti di Romanée Conti che ha registrato il 100% di venduto: diciassette lotti che hanno totalizzato oltre 180mila euro segnando un +57% rispetto alle stime. Su tutti due selezioni: una selezione di Domaine de la Romanée Conti 2015 composta da otto bottiglie e una selezione di Domaine de la Romanée Conti 2015 composta da cinque bottiglie aggiudicate rispettivamente a 54.910 euro e 18.785 euro.

È nella sessione pomeridiana il grande protagonista di questa due giorni: il Domaine Armand Rousseau declinato in tutte le sue etichette più importanti che ha visto aggiudicare tutti i 105 lotti presentati, quindi un 100% di venduto con un incremento del monte stime del 143% per un totale di oltre 400mila euro. Fra questi la magnum del 2005, la “annata del secolo”, e due introvabili del 1990 di Chambertin Domaine Armand Rousseau che sono state battute rispettivamente a 10.413, 12.250 e 12.250 euro. (Fonte Lanazione.it)

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TM

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